Diversi attori hanno interpretato l’Enigmista finora, ma forse nessuno è riuscito a far emergere la vera pazzia del personaggio quanto l’incontenibile Jim Carrey
Il più memorabile Enigmista di sempre
L’Enigmista (The Riddler) è sempre stato e rimane uno dei più memorabili nemici di Batman. Un personaggio criptico, come dice il suo nome, che spesso mette l’uomo pipistrello alla prova con sfide che riguardano più l’intelligenza che la forza, e spingendolo sovente di fronte a dilemmi etici apparentemente irrisolvibili.
Questo è quello che succede in Batman Forever, film in cui il villain ha il volto di Jim Carrey. Non ci poteva essere scelta migliore: l’attore è in grado di calarsi nei panni di un personaggio perfettamente fumettistico, comico ma anche grottesco, che sovrascrive e annulla la tragicità della sua storia vivendo un suo sogno machiavellico fuori da ogni schema.
Edward Nygma e Bruce Wayne
L’Enigmista in questo film è Edward Nygma, un inventore che lavora per una divisione di ricerca della Wayne Enterprises. Idolatra Bruce Wayne, ritenendosi incompreso come lui. Ma è il miliardario stesso a porre fine alle sue ricerche sul Box, un dispositivo in grado di leggere le menti, che Nygma ritiene una geniale e rivoluzionaria invenzione ignorandone volutamente i possibili effetti nefasti.
Respinto e umiliato, Nygma uccide il suo ostile supervisore al lavoro e si tramuta in un super-villain, scegliendosi un nome e diversi costumi sgargianti (che cambia continuamente) e architettando la sua vendetta contro Bruce Wayne sia con che senza maschera. Mentre Nygma si arricchisce con il Box, l’Enigmista si allea con Harvey Due Facce per smascherare Batman. Il quale, grazie al Box, scopre presto essere lo stesso Bruce Wayne.
La mente e il braccio
Jim Carrey è demenziale, imprevedibile, completamente folle nel ruolo. Il suo Enigmista oscilla continuamente tra pazzia cartoonistica ed efferatezza criminale, parodia fumettistica e corruzione umana. La sua genialità (perché Nygma a suo modo geniale lo è) si tramuta continuamente in violenza e viceversa, mentre il personaggio non sembra avere alcuno scopo che non sia la vendetta e il potere, proprio come Due Facce.
I due insieme sono poi una perfetta coppia di villain: si controbilanciano e si respingono a vicenda, rappresentando la mente e il braccio del mondo criminale e portando Batman di fronte a una crisi apparentemente insolubile. Le storie di entrambi si concludono drammaticamente: Due Facce muore precipitando nell’oceano, mentre Nygma finisce all’Arkham Asylum.
Rispetto all’Enigmista di Paul Dano, molto più realistico, più motivato e più umano, quello di Jim Carrey rimane il prodotto di un’era dei cinecomic diversa. Il personaggio è inquietante proprio nella sua appariscenza e nel suo comportamento così poco naturali e così studiati, caratterizzati da goliardia e ineffabile spirito.
Come tale, non può che tradursi in una follia che si riversa su sé stessa. Nel finale, interrogato sulla vera identità di Batman, Edward Nygma dichiara fatalmente: “Io sono Batman!” ed è ormai impossibile capire se stia scherzando, se dica sul serio o se abbia semplicemente perduto la ragione del tutto, ingoiato e sopraffatto dalla sua stessa maschera di villain.