In una recente intervista tenutasi presso la KCRW, nota emittente radio californiana, lo showrunner di FargoNoah Hawley ha toccato anche la produzione della serie prequel di Alien. Anche se i dettagli della trama sono ancora nascosti, la serie Alien di Hawley sarà ambientata sulla Terra e circa 70 anni nel futuro, prima della serie dei film originali.
Allo showrunner è stato chiesto come avrebbe incorporato o meno il retroscena cardine di Prometheus (2012) e Alien: Covenant (2017), entrambi diretti, come anche il film capostipite dell’intera saga del 1979, da Ridley Scott, nella sua serie targata FX. Come idea cardine i due film prequel suggerivano come gli xenomorfi siano stati fabbricati come arma biologica dai veri precursori della vita sul pianeta Terra, ossia gli Ingegneri. Nel dettaglio, Hawley ha riferito:
“Ridley e io abbiamo parlato di questo e di molti elementi dello show. Per me, e per molte persone, questa ‘forma di vita perfetta’ – come è stata descritta nel primo film – è il prodotto di milioni di anni di evoluzione che hanno creato questa creatura, in grado di esistere per un milione di anni là fuori nello spazio. L’idea che, in qualche modo, si tratti di un’arma biologica creata in poco tempo, è intrinsecamente meno utile per me. E in termini di mitologia, ciò che è spaventoso di questo mostro, è che quando guardi quei primi due film, hai questa tecnologia retro-futuristica. Hai monitor di computer giganti, queste strane tastiere… Devi fare una scelta. Lo sto facendo?”
Hawley ha spiegato come funzionerà la tecnologia presente nei film prequel di Scott nella serie Alien, dicendo quanto segue:
“Nei prequel, Ridley ha reso la tecnologia migliaia di anni più avanzata della tecnologia di ‘Alien’, che dovrebbe svolgersi nel futuro di quei film. Questo è un qualcosa che non mi interessa. Preferisco il retro-futurismo dei primi due film, e quindi questa è la scelta che ho fatto: non ci sono ologrammi. La comodità di quella bellissima tecnologia dell’Apple Store non è disponibile per me”.