Continuano i problemi per Chiara Ferragni. Come saprete, nelle ultime ore è stata indagata per truffa aggravata dalla minorata difesa [Una formula tecnica che considera il consumatore che ha acquistato il pandoro in una posizione di “minore difesa” NDR] insieme Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato della società che produce il pandoro incriminato (qui tutti i dettagli).
Ebbene, a seguito di questa mossa avviata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco ha spinto il Codacons, l’associazione dei consumatori, ad avviare una class action per ottenere il rimborso sui pandori. Si parla, in particolare, di 5,69 euro a pezzo. La cifra è il risultato tra 9,37 euro, costo del pandoro Ferragni, e quello “base” Balocco, da 3,68 euro
A seguito della decisione della Procura di Milano di indagare l’influencer per il reato di truffa aggravata a danno dei consumatori, si spiana la strada per una azione collettiva da parte di tutti i soggetti danneggiati dai presunti illeciti per cui procede la magistratura – spiega l’associazione dei consumatori. Con la nostra azione miriamo a far ottenere rimborsi per complessivi 1,65 milioni di euro agli acquirenti del pandoro griffato Ferragni, somma calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati). I post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti
Per partecipare alla class action, dice il Codacons, non serve aver conservato lo scontrino. Le istruzioni si trovano sul loro sito web.
la Ferragni, in ogni caso, ha rilasciato una dichiarazione nelle ultime ore che recita:
Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile – si legge in una nota di Chiara Ferragni. Sono profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero