Si, certo l’amore: la recensione del nuovo ep di Morgan

Il singolo e l'e.p. Si, certo l'amore portano dritti l'attesissimo nuovo lavoro di Morgan

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Si, Certo l’amore è il titolo del singolo che anticipa il nuovo lavoro di Marco “Morgan” Castoldi, …E quindi, insomma, ossia, scritto insieme a Pasquale Panella: abbiamo sentito in anteprima assoluta le sette tracce che compongono l’e.p. Si, Certo L’Amore.

Morgan: un artista più unico che raro

Morgan (al secolo, Marco Castoldi) è cantautore, musicista, compositore, scrittore, frontman e fondatore dei Bluvertigo: una personalità poliedrico che ha davvero pochi eguali nel panorama artistico italiano di oggi. Un personaggio che fonde insieme letteratura, musica, filosofia, poesia, dalla personalità fortissima e insieme fragile: e che inizia il suo sodalizio musicale con Andrea Fumagalli nel 1988 quando fonda la band Golden Age, insieme a Fabiano Villa.

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Da lì a poco, Marco e Andrea (Andy) fonderanno i Bluvertigo, cambiando per sempre la musica italiana con la loro trilogia degli elementi, ovvero gli album Acidi e basi (1995), Metallo non metallo (1997) e Zero (1999).

Nonostante il successo della band -vincitrice tra l’altro dell’MTV Europe Music Awards come miglior gruppo italiano-, nel 2002 Marco decide di intraprendere una carriera solista: il suo primo lavoro è Canzoni dall’appartamento. Dove senza rinnegare niente del suo stile, si libera da alcune restrizioni elettroniche per allargare il respiro della sua musica: presenze, personaggi, co-protagonisti, animazione dell’oggettistica, sono questi gli argomenti di cui si nutre il disco, affrontati con la rigorosa intelligenza a tratti definita dal razionalismo del ragionamento, a tratti intrisa di emozione calda, via, traspirante, respirante.

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Le tracce dell’album sono un lento serpeggiare in mezzo a sensazioni leggiadre e tangibili, pregne di sostanza, ricordi che si fanno archi, piani, bassi. Come se Morgan decidesse di fare un viaggio negli anni Cinquanta con la consapevolezza musicale degli anni Zero, sempre affascinato dall’esposizione sonora.

Morgan: la rilettura

Nel 2007 esce il secondo disco di inediti, Da A ad A (Teoria delle catastrofi), che inizia a restituire in maniera più definita -e complessa- il morgan-pensiero: Contro Me Stesso oltre ad essere un capolavoro è una canzone manifesto, dove il confine tra arte e vita, finzione e menzogna, è labile e sfumato, come il confine di un insieme frattale.

La musica è magnificamente rielaborata come solo Morgan sembra riuscire a fare, con tracce dadaiste –Animali familiari, Da A ad A– e cantautorato purissimo di fine anni Settanta –Amore assurdo-, in un (corto)circuito senza scampo che gioca rispettoso ma sprezzante con molteplici suggestioni.

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Ma è di due anni prima il disco che forse meglio è rimasto a contribuire a creare l’immagine di Morgan maestro di musica, ovvero Non al denaro non all’amore né al cielo: un vero e proprio remake musicale, anzi un upgrade come lo definisce l’autore, dove aggiunge, rallenta, inserisce idee geniali, insomma rilegge quella che forse è l’opera più bella di Fabrizio De Andrè con amore e rispetto, riuscendo nello scopo tutt’altro che facile di non risultare pleonastico né arrogante, anzi trovando quel giusto equilibrio musicale per fare apprezzare ancora di più l’originale ma insieme farsi affascinare dal nuovo.

Morgan: Si, certo l’amore, l’e.p. in anteprima

Morgan è figlio putativo di Douglas Hofstadter, e quello che precede la pubblicazione del nuovo disco previsto per febbraio, …E quindi, insomma, ossia, rimanda un po’ a Godel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante, celebre saggio del filosofo di New York e vincitore di un premio Pulitzer. Perché salta da una cosa all’altra, si immerge nella scrittura di un libro di poesie (Parole d’aMorgan), salva gli ascolti di X-Factor, idea e dirige uno dei più bei programmi musicali di RaiUno (StraMorgan): e alla fine pubblica Si, certo l’amore, il singolo anticipatore dell’attesissimo lavoro scritto insieme a Panella, firma leggendaria della musica italiana.

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Un singolo che a dicembre 2023 è in testa alla classifica dell’Indie Music Like, classifica musicale di tendenza più diffusa e storica in Italia, e che conferma il suggello di genio e sregolatezza per Marco.

L’e.p. contiene sei tracce che possono essere considerate un’unica suite: in questo modo il singolo Si, certo l’amore si espande, dilaga, si veste e si riveste di nuovo, attraversa la musica elettronica, pulsa di vita propria tra sinth, fiati, con un riff del basso che scorre per tutta la durata a colte sovrastando, a volte sottocutaneo, in una sorta di splendido smembramento musicale.

In questo e.p. Morgan prende gli elementi sonori della sua canzone e li rielabora in un moto incessante, continuo, quasi ipnotico, li disconnette dal sincrono: insomma sembra distruggere il suo brano e invece ne usa le parti più riconoscibili come collante per 40 minuti di musica purissima. Oltretutto, si sente fortissima l’atmosfera quasi cinematografica del racconto musicale: non per niente, Morgan è anche autore di tre colonne sonore (di cui almeno una un piccolo capolavoro) perchè la sua capacità di far respirare la musica, renderla ora ariosa, ora claustrofobica, è perfetta per rendere materico l’ascolto.

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Probabilmente, il miglior modo di sperimentare di questi tempi: questa tipologia di componimento musicale (che da lontano riecheggia la musica dodecafonica) riporta poi al pensiero del saggio di Hofstadter di sopra, cioè meccanismi di come la conoscenza emerga dalle connessioni neurologiche nascoste, un po’ come i singoli neuroni nel cervello che si coordinano per creare un senso unificato di mente coerente.

Si, certo l’amore riporta i suoni elettronici che hanno reso grandi i Bluvertigo (in particolare, sembra sentire a tratti il tappeto di Sovrappensiero) ma metabolizza tutto come un mostro onnivoro e erige un monumento difforme e pieno di fascino: forse, l’unico modo di fare buona musica, oggi.

Morgan e Bowie

Chiude l’e.p. un inedito che non sarà presente nel futuro disco. Dice Morgan: “l’8 gennaio è stato il compleanno di David Bowie, avrebbe compiuto 78 anni.

Per l’occasione, ho arrangiato un mio pezzo nello stile dell’album soul Young Americans del 1975 in cui oltre alla produzione di Tony Visconti c’è l’incursione qua e là di un chitarrista chiamato John Lennon che stava registrando un album nello studio a fianco, e così si sono divertiti un po’ i nostri beniamini. La canzone è inedita, chi conosce il disco di cui parlo godrà nell’ascoltare il sound ricreato filologicamente”.

Morgan e Panella: … E quindi, insomma, ossia

… E quindi, insomma, ossia è’ un concept album con alla base la storia di un Poeta e del suo rapporto con l’amore, perché ad un certo punto questo Poeta muore e vive un’avventura accompagnato dentro nella canzone stessa dalla Notte, la Morte e il Vento. Il Mistero si rifiuta di entrare nella canzone, ma li accompagna tutti e quattro dentro e dialogano sotto forma di strumenti musicali: il vibrafono fa la Notte, il basso fa la Morte, il Vento lo fa la fisarmonica. Dialogano musicalmente su un arrangiamento con queste voci che entrano nella canzone sotto forma di musica. L’uscita del disco è prevista per febbraio.

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