Continua la querelle relativa Chiara Ferragni. Qualche giorno fa, come saprete, l’Antitrust ha multato la società di proprietà dell’influencer a pagare un milione di euro per la vicenda relativa al pandoro Balocco che l’ha vista protagonista. Anche l’azienda dolciaria è stata ritenuta colpevole e condannata a pagare 400 mila euro (qui tutti i dettagli). Dopo che la notizia è arrivata all’orecchio di tutti, l’influencer ha pubblicato un video di le scuse (qui per vederlo) nel quale ha spiegato come sia stato tutto un errore di comunicazione e dove ha promesso di donare un milione d’euro in beneficenza all’ospedale pediatrico Regina Margheritadi Torino.
Ebbene, nelle ultime ore, la cifra è stata effettivamente incassata dall’unità ospedaliere, così come dichiarato dall’ospedale e riportato da Il Corriere della Sera.
I soldi verranno usati per sostenere le attività istituzionali della struttura complessa di oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria città della salute e della scienza di Torino e per attività di ricerca che sono in fase di definizione da parte della società donante, la Tbs crew S.r.l. (di Chiara Ferragni) – si legge nella nota
In ogni caso, nelle ultime ore, Chiara Ferragni è stata indagata per truffa aggravata dalla minorata difesa [Una formula tecnica che considera il consumatore che ha acquistato il pandoro in una posizione di “minore difesa” NDR] insieme Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato della società che produce il pandoro incriminato (qui tutti i dettagli).
L’influencer, a tal proposito, ha rilasciato una dichiarazione nelle ultime ore che recita:
Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile – si legge in una nota di Chiara Ferragni. Sono profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero