Benedetta Porcaroli è una delle giovani attrici più interessanti del nostro cinema. A breve la rivederemo al cinema con Enea di Pietro Castellitto e su Netflix con la serie sul Gattopardo. Recentemente si è seduta a chiacchierare con il Corriere della Sera dove ha parlato della sua carriera ma anche del suo passato. L’attrice ha infatti raccontato di quando subì bullismo al liceo, quando venne creato un gruppo Facebook dove la chiamavano “piatta“
Mi fa tenerezza, non ricordo com’era la mia vita prima di diventare attrice, anche se non mi sento così cresciuta – dice Benedetta Porcaroli. Ma ricordo che ci rimasi male, ero ferita. Bullismo, c’è poco da fare, anche se all’epoca non si usava questa parola. I social spesso sono usati per affondare la lama. Si deve infierire. È tutto estremizzato. Io cerco di proteggere chi è in difficoltÃ
Andando avanti l’attrice di Baby ha parlato dela sua nuova consapevolezza come attrice.
Non sono più in un momento di passaggio. Ho una maggiore consapevolezza. Sento di avere un certo potere e responsabilità . Continuano a dirmi che la mia aria malinconica riporta alle eroine letterarie del passato. Quando mia nonna mi ha visto nelle ragazze massacrate al Circeo e nelle baby squillo si è messa le mani nei capelli e mi ha detto, ‘ma questi ruoli non possono darli ad altre attrici?’. In realtà sono anche ironica e si è visto in Amanda che è una commedia all’inglese, sono sarcastica, ho un umorismo tagliente, mi piace fare le battute. Non voglio entrare nell’immaginario con idee e ruoli prefissati
Benedetta Porcaroli sarà presto anche su Netflix, come detto, nella serie sul Gattopardo
Il film è un capolavoro da cui ci siamo allontanati. Siamo partiti dal libro di Tomasi di Lampedusa, in particolare l’ultimo capitolo, quello su Concetta che è il mio personaggio, e il rapporto ancestrale che ha col suo ingombrante padre, il principe, Kim Rossi Stuart. E’ un coming of age di questa ragazza che deve capire qualcosa della sua vita, in quell’Italia di metà ‘800. La sua incapacità di raccontarsi per come si sente, se deve amare o no. Non si abbandona a nessuno, non è felice
Il provino l’avevo fatto per Angelica. Poi Tom Shankland, il regista, mi ha visto per Concetta e ha ragione lui. E’ stata una prova fisica durissima, sei puntate, 21 settimane. Quando sposo un progetto sono pronta a tutto, anche a farmi martoriare
Che ne pensate di queste parole di Benedetta Porcaroli?
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