Twitch: la streamer Nadia Amine sostiene di essere stata bannata per le sue foto in bikini [FOTO]

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La streamer sostiene di essere stata bannata dai tornei di COD su Twitch solo per via di certe foto in bikini postate su un altro sito

Nadia Amine, 23 anni, ha sostenuto di essere stata esclusa dai tornei di Call of Duty su Twitch per via di alcune foto sexy in bikini postate altrove. Ossia su Passes, un sito simile a OnlyFans ma molto più restrittivo e che, così come Twitch ora, non consente nudo esplicito. Da specificare che costei ha anche 1,2 milioni di follower sulla piattaforma di gaming, e 450k su YouTube.

Le foto incriminanti, della sorta che vedete qui sotto (queste postate però su IG) sono state secondo lei il motivo per cui è stata messa sulla “lista nera” di Twitch. Su X ha scritto: “Completamente black-listata dal giocare a tutti i tornei di COD e tutto per aver postato foto in bikini; non ho mai postato nudi in vita mia. E intanto i ragazzi nella community COD possono postare i loro culi nudi sui social media. Andate a farvi fottere”.

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Credits: nadiakamine / Instagram /

La cosa si complica allorché un paio di anni fa la streamer era stata accusata di cheattare con l’ausilio di un dispositivo chiamato “aimbot” che, come si evince dal nome, nei FPS prende la mira automaticamente rendendo il gameplay molto più facile specie in giochi come COD. Motivo per cui la streamer si riterrò probabilmente ora un po’ perseguitata.

La Amine aveva controbattuto alle accuse tacciando di maschilismo gli accusatori: “Triste vedere che anziché accettare che una donna sia meglio di loro in un videogame debbano perpetuare l’idea che loro [le donne] imbroglino solo per poter dormire la notte. Ed è una dura realtà accettare le vostre stronzate”.

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Credis: nadiakamine / Instagram