Chiara Ferragni, flop i gioielli brandizzato dall’influencer

Parlando col Corriere, il titolare della gioielleria Baravelli di Ferrara, ha raccontato del flop dei gioielli brandizzati Chiara Ferragni

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Credits: Instagram/chiara ferragni
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Non è di certo un periodo sereno per Chiara Ferragni. Dopo il recente scandalo dei pandori Balocco (qui i dettagli), ora arrivano notizie poco incoraggianti relative alla sua linea di gioielli. Paolo Baravelli, titolare della rinomata gioielleria omonima di Ferrara, ha infatti raccontato al Corriere della Sera di come la linea della Ferragni sia un totale flop.

Stiamo svendendo con sconti fino al 50% gli ultimi articoli. Poi non rinnoveremo più l’accordo con il brand Ferragni che si è affidato a Morellato per la realizzazione di collane, anelli, braccialetti e orologi. Siamo stati tra i primi ad aderire, sin da quando è uscito il progetto a fine 2021.

Prima di ricevere il benestare dall’azienda di Chiara Ferragni, abbiamo ricevuto una visita da un agente della Morellato che ha fatto delle foto e compilato una scheda. Poi siamo partiti, molto motivati, con questi nuovi prodotti. All’inizio c’era curiosità e si vendeva bene ma senza avere le code in negozio come ci si aspetterebbe da un’influencer di quasi 30 milioni di follower. Poi le vendite sono molto rallentate e, già in tempi non sospetti, lontani dagli ultimi scandali, abbiamo notato una certa avversione da parte dei consumatori. Mostrando i prodotti a marchio Ferragni, in molti hanno proprio detto di non volerli, non so per invidia o antipatia, preferendo prodotti senza una marca

Andando avanti il titolare ha spiegato cosa, secondo lui, ha portato alle scarse vendite dei gioielli di Chiara Ferragni

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Il primo: la Ferragni ha scarsamente promosso i suoi gioielli e, quando lo ha fatto, ha indossato sempre gli stessi modelli, e in molti casi a fianco di gioielli di lusso di grandi maison, della sua collezione personale, contro cui era difficile competere. Il secondo è un errore di tipo commerciale. Personalmente avrei fatto un prodotto più prezioso, magari anche in argento piuttosto che in questa lega anallergica, da vendere a un prezzo più elevato, dai 150 euro in su. Doveva proprio creare la voglia di avere un suo gioiello, dare l’idea di qualcosa di esclusivo

Che ne pensate?

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