Chi ha incastrato Roger Rabbit, cult di Robert Zemeckis del 1988 è uno dei film più amati di sempre. Sebbene all’apparenza sia un’opera totalmente per bambini, contiene al suo interno momenti e scene davvero potenti e significative. Per questo motivo sul web si sono scatenate decine di teorie riguardanti il film. Una delle più interessanti, nata su Reddit, vorrebbe Chi ha incastrato Roger Rabbit, come una metafora del razzismo e della segregazione.
L’anno è il 1947, l’ambientazione: California. Qui troviamo due diversi sistemi di vita o ghetti: uno prevalentemente umano e l’altro prevalentemente cartone animato. Gli “umani” rappresentano la società bianca della classe media e alta, mentre i “cartoni animati” rappresentano la società minoritaria della classe inferiore.
Come accade in molti quartieri degradati, gli abitanti sono costretti a svolgere attività inappropriate per guadagnare denaro (prostituzione, spaccio di droga, ecc.). Qui entra in gioco Eddie Valiant. Scopriamo presto che odia i cartoni animati e la società dei cartoni animati perché un cartone animato ha ucciso suo fratello. Tuttavia, deve usare Roger, così come altri cartoni animati, per aiutare a risolvere il caso dell’omicidio di Acme. Comincia a fidarsi e Roger inizia persino a piacergli, così come alcuni degli altri cartoni animati.
Al culmine dell’indagine, Valiant scopre che l’umanissimo giudice Morton è in realtà un cartone animato sotto mentite spoglie e non un cartone qualunque, ma il cartone che ha ucciso suo fratello. Attraverso questo colpo di scena, Valiant apprende che non solo i cartoni animati sono persone con una buona qualità di vita, ma che anche gli esseri umani possono essere cattivi come i cartoni animati. Impara quindi che la nostra identità è dentro le nostre teste, non nel colore della nostra pelle
Che ne pensate di questa teoria su Chi ha incastrato Roger Rabbit,?
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