Frankenstein Junior: perché rimane un classico della commedia senza tempo [VIDEO]

Frankenstein jr, gene wilder
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Frankenstein Junior rimane uno dei miglior film comici / parodia di tutti i tempi. L’autore: il genio di Mel Brooks

Il signore della commedia

Se c’è qualcuno che nel cinema ha sempre saputo parodiare il linguaggio dei film con leggerezza e profondità insieme, quello è di sicuro Mel Brooks. Il suo Frankenstein Junior, presa in giro dei film horror degli anni ’30 (in primis quello più classico legato al personaggio, con Boris Karloff) è con gli anni diventato un vero classico a sé stante.

Nel film Brooks mescola i toni da commedia demenziale con l’omaggio e la caricatura dei cliché del genere, infilando qua e là sottintesi sessuali e gag slapstick, nonsense verbali e giochi sugli stereotipi legati ai personaggi. Ogni scena tradisce uno studio attento e una decostruzione dei tratti tipici dell’horror, tradotti poi in commedia post-moderna.

Una parodia post-moderna

La parodia di Mel Brooks non si limita perciò a copiare gli elementi di un film originale, ma li trasforma attraverso una lente comica unica. Le sue interpretazioni esagerate dei personaggi e le situazioni assurde aggiungono uno strato di umorismo che si sposa perfettamente con l’atmosfera gotica del film originale.

La sua re-interpretazione è volutamente scorretta, ignora le regole legate al genere e gioca sui cliché nello spirito del cinema della New Hollywood, che prendendo spunto dalle nuove concezioni filmiche sviluppate dalle correnti francese e italiana intende demolire ogni aspettativa e con il nuovo cinema parlare a un pubblico nuovo e in modo nuovo.

Il cast e la memoria

Celeberrimi le scene che tutti ricordiamo a memoria, da quella della gobba alla famosa citazione “lupo ululà, castello ululì”. Ragguardevole in questo senso la performance del cast, coeso come non mai: Gene Wilder, Marty Feldman, Peter Boyle, Cloris Leachman e Madeline Kahn costituiscono un ensamble comica in questo film di come poche se ne sono viste sul grande schermo.

Il fatto che il film di Mel Brooks continui a essere apprezzato da diverse generazioni è un segno della sua rilevanza e della sua atemporalità. Frankenstein Junior è molto più di una semplice parodia; è un’opera d’arte che continua a incantare il pubblico con la sua brillantezza comica e la sua capacità di mettere in scena una storia affascinante.

Scene da rivedere

“SI PUO’ FARE!”
“Lupo ululà, castello ululì”
“Si pronuncia Aigor”

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