Da qualche settimana su Netflix è arrivato Unica, docufilm dedicato a Ilary Blasi e alla sua storia d’amore con Francesco Totti (qui la nostra recensione). L’opera ha suscitato sentimenti contrastanti e anche diverse critiche. In particolar modo hanno fatto molto rumore quelle di Anna Foglietta che, parlando con Vanity Fair, ha detto di non essere per nulla d’accordo con il modo in cui il tradimento è stato affrontato.
Io penso che il tradimento sia una delle cose più dolorose da scoprire ma anche da fare – ha detto Anna Foglietta. Ed è forse questa la cosa, come a dire, più eccitante, perché il dolore resta sempre uno dei motori che ci alimenta. Il tradimento, però, spiattellato così mi disturba enormemente. Credo che ci sia un limite, e che questo vada oltre. Insomma, non è la mia storia
Andando avanti l’attrice ha voluto anche dare un consiglio alla figlia Nora dicendo Non aspettare di avere 44 anni come la mamma per essere libera.
Mi riferisco al sentire intimamente la libertà, è una sfumatura ma per me molto importante. Lì c’è tutta la sostanza. Ultimamente molte persone, tanti amici, mi dicono “Anna, ma sei più bella! Cos’è successo?”. E io rispondo che semplicemente si tratta di un sentire profondo, come se ci fosse finalmente una connessione tra il bene per gli altri e quello per me stessa. Io ho sempre desiderato essere una brava persona, perché credo fortemente nel potere curativo degli esseri umani perbene. È tutta la vita che mi impegno in questa direzione e, nel continuare a lavorarci, per un po’ mi sono messa da parte. La mia libertà l’ho messa in coda, per questo dico di non averla esercitata al cento per cento. Oggi ho compreso cosa significa davvero essere liberi, ossia rispettarsi sempre, fin da quando si è piccoli. A mia figlia così auguro di non mettere mai da parte i suoi sentimenti, il suo sentire, il suo disagio
Che ne pensate di queste parole di Anna Foglietta?
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