La battuta è stata diffusa da Gervais per promuovere il suo nuovo special Netflix in arrivo a Natale
“Perché non hai desiderato di stare meglio?” Questa la domanda posta, dice lui, da Ricky Gervais nei video realizzati dal comico per la fondazione Make-A-Wish e destinati a bambini malati terminali. Video che Gervais sostiene di realizzare perché: “Non irrompo negli ospedali a svegliare il piccolo calvo [baldie]”.
La battuta è stata trovata tremendamente offensiva, come spesso succede per le uscite dell’umorista inglese, e come risultato è stata lanciata una petizione contro Gervais e Netflix, che dovrebbe ospitare il prossimo spettacolo dell’attore, Armageddon, proprio il giorno di Natale.
Nella petizione si legge: “Sto scrivendo questa petizione in qualità di genitore la cui figlia, Katy, ha affrontato coraggiosamente il cancro. La recente scenetta di Ricky Gervais su Netflix, in cui si riferisce ai bambini malati terminali come ‘calvi’, non è solo irrispettosa ma anche profondamente dolorosa“.
“Deride il coraggio e la resilienza di questi giovani combattenti che affrontano la loro malattia con grazia e bellezza nonostante la loro calvizie. Le battute di Ricky Gervais non sono solo di cattivo gusto ma anche senza cuore. Sono uno schiaffo in faccia non solo ai bambini che affrontano queste gravi malattie, ma anche ai loro genitori e famiglie che li sostengono in questo difficile percorso”.
“Le sue parole hanno offeso un’intera comunità: coloro che affrontano il cancro infantile. Secondo le statistiche dell’American Cancer Society, più di 11.000 bambini negli Stati Uniti sotto i 15 anni riceveranno una diagnosi di cancro nel 2023 soltanto. Ognuno di questi bambini merita rispetto ed empatia per la sua lotta contro una malattia così devastante, non scherno o derisione”.
“Il puro disprezzo e disgusto nelle battute di Ricky Gervais sul chiedere a un bambino malato terminale, domandando ‘Perché non avrebbero desiderato guarire?’, e ricorrendo a un linguaggio offensivo rendono furiosi. Questo non è solo non divertente ma profondamente offensivo. Non riesco a comprendere come uno scrittore o chiunque altro su Netflix potrebbe approvare un contenuto così scandaloso”.
“Dobbiamo chiedere la rimozione di questa scenetta. Gervais ha provocato l’ira dei genitori che vivono con un figlio malato di cancro, e non ci arrenderemo nel sostenerli con fermezza. Ha completamente oltrepassato il limite. I nostri figli non sono una battuta, le loro vite non sono uno scherzo”.
“Per questo chiediamo che Netflix rimuova immediatamente questa scenetta offensiva dalla sua piattaforma. Crediamo che la commedia non dovrebbe mai essere a spese del dolore o della sofferenza altrui, specialmente quando coinvolge bambini innocenti che combattono malattie potenzialmente mortali”.
“Vi esortiamo tutti a firmare questa petizione e unirvi a noi nel ribellarci contro una tale insensibilità nei confronti dei nostri piccoli guerrieri coraggiosi. Mostriamogli che sono amati, rispettati e celebrati per la loro forza! Per favore, firmate questa petizione oggi!”, così si conclude la descrizione della petizione.
Gervais ha risposto assicurando che trattavasi solo di una battuta e che nella realtà in una circostanza simile non direbbe mai queste cose, paragonando inoltre reazioni come queste al credere che Anthony Hopkins sia un cannibale perché ha interpretato Hannibal Lecter. Un’altra polemica per le parole di uno dei commentatori più irriverenti e senza filtri della comicità.