I Soprano: “Caccia al Russo”, uno degli episodi più significativi della serie

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Caccia al Russo rimane uno degli episodi più memorabili e meglio riusciti de I Soprano: un perfetto esempio del perché parliamo della miglior serie tv di sempre

Caccia al Russo

In questo episodio de I Soprano, S03E11, il russo in questione è un tale dal quale Paulie e Chris debbono recuperare dei soldi. Quasi subito la situazione sfugge di mano: scoppia una colluttazione, e i due sembrano aver ucciso il russo. Lo portano in un boschetto isolato in mezzo alla neve per seppellirlo, ma lui si risveglia e fugge via, lasciandoli isolati e dispersi tra gli alberi.

L’avventura spropositata di Paulie e Chris fa da controcanto alle vicende che riguardano Tony e la sua amante Gloria, e Meadow e il fidanzato traditore Jackie. Tony cerca come sempre di giostrare le varie componenti confuse della sua vita confessandosi con la dottoressa Melfi, ma quel che c’è di importante da capire nell’episodio emerge solo tra le righe.

Ideale e reale

L’idea alla base dell’episodio sostiene che ogni nostro progetto può venire distrutto dalla dura realtà e che ogni situazione potenzialmente ideale nasconde delle insidie imprevedibili. Tony è soddisfatto della sua amante, ma presto è costretto a rendersi conto che è più simile a sua moglie di quanto pensasse: è la psicologa a puntualizzarlo.

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Meadow trova il suo fidanzato a tradirla, ma anche dopo averlo colto in flagrante non riesce ad ammettere quanto sbagliato fosse per lei. E Paulie e Chris dovevano portare a termine una semplice commissione che si è trasformata tragicamente in una missione omicida e quasi suicida, dato che entrambi quasi ci rimettono la pelle.

Il pacco e la pistola

L’episodio regala altri piccoli accenti importanti, che testimoniano lo spessore della serie. Per esempio Tony parla al telefono di un “pacco” (il russo) in presenza del figlio, qui ancora giovane; sbadatamente chiede se il “pacco” possa essere “sopravvissuto” ed Anthony Jr., che è giovane ma non stupido, capisce ma non dice nulla, limitandosi a guardare il padre per un attimo senza aprire bocca.

La fragilità della copertura delle attività criminali, un filtro che percorre le vite di tutti i coinvolti, si coglie anche nella scena in cui Tony si reca dal compare del russo con cui è in affari. Egli gli presenta la figlia, una futura promessa di Harvard secondo lui; un momento dopo scorgiamo come contrasto una pistola in bella vista, la linea divisoria tra il mondo ideale e, di nuovo, quello reale. Quello dove scorre il sangue.

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La coppia comica

I profondi significati dietro a questa lettura si possono cogliere dietro a ogni scena, e c’è dell’altro: una riflessione su come Tony tenga molto più a Chris (come sappiamo, e sappiamo come finirà) che a Paulie, o un riflesso del suo disprezzo ricorrente per Bobby. Quello che però funziona meglio di tutto, anche a livello d’intrattenimento, è la coppia comica protagonista.

Paulie e Chris, precipitati in uno scenario alla Blair Witch Project, sono assolutamente esilaranti pur nella tragicità della loro situazione, e nel regalarci sfumature diverse nell’evoluzione del loro rapporto ci strappano anche più di una risata. Concludendo: Caccia al Russo è un episodio de I Soprano magistrale, che funziona su tutti i livelli e perciò da rivedere più volte.

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