La penultima puntata di X Factor 2023 è andata, tra tensione e stoccate, ma tutti parlano di Fedez e Morgan. Ecco cos’è successo
La semifinale di X Factor 2023 è brutale con una tripla eliminazione. I giudici discutono in alcune occasioni e pur nella assoluta cordialità veleggia sopra di loro il fantasma di quanto accaduto nelle puntate precedenti; sembra che ci sia davvero una paura che la situazione possa sfuggire di mano di nuovo.
Emma Marrone fa il suo trionfale ingresso e siede al tavolo come quarta giudice (in sostituzione del grande assente) per la prima manche, che prevede un’eliminazione diretta per il meno votato, senza ballottaggio né niente. Gli highlander Astromare vengono eliminati chiudendo una gara, per loro, incredibile e difficile.
Fedez affronta la questione sul frontman degli Stunt Pilots e, attenzione, attacca direttamente Morgan: “Se Morgan pensa che io abbia fatto clientelismo in questo programma, che abbia le palle di dirlo. Se vuoi essere veramente un ribelle e pensi che qui sia tutto pilotato devi dirlo qua dentro, non dopo”.
Nella seconda manche i concorrenti rimasti in gara presentano i tanto sospirati inediti, che vengono votati ancora una volta dal pubblico a casa. Molte delle canzoni in realtà sono state già eseguite in precedenza, per cui sarebbe da stabilire quanto questo possa incidere sulle votazioni. Ma importa poco: Angelica è la seconda eliminata.
Subito dopo Il Solito Dandy e Settembre si scontrano in ballottaggio, e quest’ultimo viene eliminato. In finale vanno quindi gli Stunt Pilots, Sarafine, Il Solito Dandy e Maria Tomba. L’appuntamento per la finale è giovedì 7 dicembre 2023. Ecco i nostri voti per cover e inediti della serata.
Astromare – Everybody Needs Somebody To Love
La cover assegnata agli Astromare è un pezzo classico reso famoso dalla versione dei Blues Brothers, ossia Dan Aykroyd e John Belushi. La scelta è mirata perché molto più attinente al repertorio con il quale il duo si è presentato in gara, e con l’ausilio dell’orchestra l’esecuzione è ottima.
Voto: 8
Il Solito Dandy – I Giardini di Marzo / Solo Tu
Il Solito Dandy si cimenta con il supermegaclassico di Mogol / Battisti, e non c’è niente da dire perché ovviamente la performance è senza una macchia, la canzone è giusta per lui e l’arrangiamento orchestrale, unito alla potenza intrinseca di una canzone che è sempre stata un capolavoro, fa il resto.
Dandy porta un brano suo già presentato ai Bootcamp: un modo per descrivere questa canzone è usare il termine “gimmick”. Il cantante ritrova la sua ironia un po’ scanzonata, adottata e abbandonata a più riprese durante la competizione. Il ritornello può restare in testa ma ad essere onesti non ascoltiamo nulla di miracoloso.
Voto: 6.5
Sarafine – No Diggity / Malati di Gioia
Sara viene completamente limitata dall’orchestra, non potendo aggiungere all’esibizione il suo tocco magico da produttrice e confinata praticamente alla sola esibizione vocale, che perde un po’ nel refrain. Secondo Fedez con lei si tratta di continuare a sperimentare: abbiamo capito che sa fare tutto, ma sarebbe il caso di cominciare a chiedersi in questo tutto che cosa, di preciso, vorrebbe fare davvero.
Voto: 7
Per l’inedito Sara fa la cosa migliore possibile e porta di nuovo il brano con il quale ha sfondato alle audition. Questa è la Sarafine che funziona: una producer che ritorna sul suo lavoro, perfezionista, attenta, sperimentale ma anche spontanea e libera. Conferma che la cantante è, di diverse misure, la migliore in gara.
Voto: 9
Angelica – Sally / L’Inverno
La solita Angelica, con la solita voce, la solita emozione da far tremare e far lacrimare gli occhi. A questo punto se la ragazza piace, piace; se non piace, non piace, perché pare davvero che non ci sia altro spazio di manovra né margine di miglioramento (o peggioramento). E anche il brano, del resto, deve davvero essere gradito per apprezzare un’esibizione come questa.
Voto: 7
La canzone presentata da Angelica come inedito è stata scritta da Tananai, e la cosa viene annunciata come se fosse qualcosa da far venire i capelli bianchi. Al di là del mistero per cui gli italiani hanno deciso che l’autore è un beniamino assoluto, quello che ne esce è un brano (appunto) prevedibile, lento, banale e smielato. Parte più significativa: ad Angelica (che pure stecca) calza a pennello.
Voto: 5.5
Stunt Pilots – Seven Years / Imma Stunt
L’esibizione degli Stunt viene preceduta da un richiamo alla polemica sul frontman e su come abbia lavorato con Fedez prima della competizione. Ancora una volta i tre vengono allontanati dal loro territorio funk rock e ancora una volta se la cavano bene fuori dalla comfort zone, ma a questo punto il discorso è cambiato e la rete ne discute: se sono già dei professionisti, di cosa stiamo parlando?
Anche l’inedito degli Stunt Pilots non è proprio inedito perché è già stato presentato alle Home Visit. Si tratta di un buon brano pop punk che richiama le cose che fa Machine Gun Kelly, in bilico tra una strofa più rap con autotune e un ritornello di belle schitarrate violente. Si può definire musica “per giovani”?
Voto: 7.5
Maria Tomba – Always / Crash
La domanda su come sarebbe Mary Grave tolta dal suo solito elemento “festaiolo” ha una risposta: non bella. Cioè: ovviamente Maria la sua voce ce l’ha e nessuno lo nega, ma quando viene “normalizzata” in questo modo diventa solo una brava cantante come un’altra, su un brano per giunta non esattamente tra i migliori di sempre dei Bon Jovi. Maria, torna com’eri.
Voto: 7
L’inedito di Maria non può che parlare di “passione”, diciamo così: è un pop / funk divertente e ballabile ma in qualche modo “spegne” l’entusiasmo della cantante, che si lascia sfuggire qualche imprecisione e si scatena molto meno del solito. Somiglia a un brano pop medio di, tanto per dirne una, Annalisa. Niente di che.
Voto: 6.5
Settembre – Bohemian Rhapsody / Lacrime
Letta così questa assegnazione può sembrare una follia, ma la canzone viene rallentata e resa debitamente atmosferica, la parte operistica viene (ovviamente) esclusa e il concorrente canta con tono ben più basso dell’originale. Ne risulta un’esibizione breve, intensa ma molto “scolastica”.
Voto: 7
Il brano scritto da Settembre parla di cordoglio, in questo distaccandosi perlomeno tematicamente dalle solite lagne d’amore e dalla solita simulata fragilità, cose che in questa edizione si sono viste fin troppo. Somiglia a qualcosa che potrebbe fare un Mahmood, con una produzione rap / R&B che sostiene una cantilena carina e atmosferica.