Quanto sarebbe bello vedere in una vera partita di calcio la mitica catapulta infernale dei gemelli Derrick?
Holly, Benji e i gemelli Derrick
In Holly e Benji, l’anime cult a tema calcio che ha segnato l’infanzia di tutti noi, avveniva davvero di tutto. Le partite diventavano degli scontri epici infiniti e il campo di calcio era una enorme arena nella quale avversari giurati si affrontavano in azioni spettacolari che lasciavano tutti col fiato sospeso.
Quello che si ritrovava nell’anime era il classico schema della serie anime giapponese: saghe con veri e propri “villain” e personaggi memorabili che davano del filo da torcere ai protagonisti, come in Dragon Ball, in confronti che facevano salire la tensione fino a scene madri dirompenti, come questa.
“Come una catapulta”
La mitica catapulta infernale dei gemelli Derrick, due giocatori identici e perfettamente coordinati nella loro azione, è un perfetto esempio del tipo di colpo di scena che, da bambini, coinvolgeva chi seguiva questo anime senza perdere neanche una puntata e stupiva, ovviamente, soprattutto chi a calcio ci giocava davvero.
Ebbene, ecco cosa succede: uno dei due gemelli si getta a terra di schiena, “scivolando” sul campo, mentre l’altro balza in aria e atterra con i piedi esattamente sopra i piedi sollevati del primo; da lì, dandosi la spinta, si solleva in aria di parecchi metri e intercetta la palla; che, “come un proiettile lanciato da una catapulta”, finisce in rete.
Spettacolarità e azione
Sappiamo bene che le vere partite di calcio non sono così (anzi, magari). Al di là dell’improbabilità dell’azione, ammesso che sia fisicamente possibile da eseguire (due atleti molto allenati magari potrebbero farcela), questo genere di escamotage narrativo è un buon esempio di come fare per rendere un incontro calcistico epico oltre ogni dire in sede di animazione giapponese.
Qui invece, come in ogni serie anime che si rispetti, qualcosa di apparentemente semplice come una partita di calcio viene condita con motivi inaspettati e spettacolari, sì da coinvolgere il pubblico con ampie fantasie imprevedibili su tutto ciò che potrebbe succedere durante le interazioni tra i giocatori.
I giapponesi sanno fare questo con tutto e sono specializzati, poi, nel farlo narrando di storie e situazioni tipicamente occidentali, che non gli appartengono culturalmente e perciò pregne anche di un fascino esotico. Pensiamo all’anime di Heidi, per esempio; o al film Porco Rosso dello Studio Ghibli, ambientato in Italia durante gli anni del fascismo. Holly e Benji è un altro fulgido esempio, e funziona benissimo.