La terza puntata live di X Factor 2023 promuove la canzone ribelle, non sempre con risultati eccelsi. I talenti si distinguono sempre di più e la competizione è sempre più agguerrita
La terza puntata di X Factor 2023 è a tema (“non vedevamo l’ora”, commenta Fedez in apertura) e il tema è nientemeno che… “musica ribelle”. Tralasciando l’ironia di proporre un tema simile a X Factor, format immensamente istituzionale, l’occasione offre pochi spazi autenticamente “ribelli” e spesso interpretati come tali un po’ arrampicandosi sugli specchi.
Tra i momenti migliori: le cuscinate inflitte da Maria a Fedez (vedere sotto), la promozione degli Astromare al televoto, per nulla scontata (di nuovo, leggere sotto) e la doppia ospitata di Colapesce e Dimartino. Terrificante invece l’eliminazione di Gaetano, pure dopo il secondo ballottaggio e a pochi minuti dalla mezzanotte, quando se ne sarebbe dovuto andare dal palco perché minorenne.
Settembre (Dargen) – Girls Just Want to Have Fun
Una scelta bizzarra che se ha il pregio di allontanare Settembre dalla sua comfort zone (Napoli) e di far emergere meglio la sua bella voce, d’altro canto uccide un po’ il pezzo ripensandolo in un arrangiamento per metà malinconico e triste, per l’altra metà upbeat e decorato di giusto un paio di barre rap a commento del significato che una canzone come questa, e cantata da un maschio, può avere oggi.
Ci sono decine di brani degli Afterhours migliori di questo ma per Matteo la scelta è giusta, anche perché il suo timbro è molto vicino a quello di Agnelli. Nell’esecuzione ci sono alcune imprecisioni ma il concorrente si porta a casa il pezzo con successo e sembra aver trovato una strada giusta da imboccare.
Voto: 7
Astromare (Morgan) – Anyway
Morgan porta gli Astromare a un altro livello con una assegnazione ricercatissima e pregevole, dei Genesis con Peter Gabriel, e scegliendo anche una canzone poco nota. L’esecuzione è impeccabile ma è molto probabile che in pochi, tra il pubblico medio di X Factor, sapranno apprezzarla; nel contempo, la fanbase del duo che si è creata in queste settimane resterà completamente spiazzata.
Voto: 7.5
Maria Tomba (Fedez) – Sono un Ribelle Mamma
Fedez chiama in causa nientemeno che gli Skiantos per l’assegnazione a Maria, che ne fa un musical bizzarro e straripante. Ancora una volta la cantante esplode di energia e si dimostra autentica e incontenibile. E in più, c’è un momento in cui prende a cuscinate Fedez e questo non può che far salire il voto.
Voto: 8
Stunt Pilots (Dargen) – Nessuno Mi Può Giudicare
Una scelta azzardata quella di Dargen per gli Stunt Pilots, che non li avvantaggia nella resa moderna e ripensata del brano, tra rap serrato e rock alternativo e sporco. Il punto di forza del trio, ossia la componente funk, viene tralasciato (il basso quasi non si sente stavolta) e il risultato, per quanto ben eseguito, non fa troppo gioco ai concorrenti.
Voto: 6.5
Angelica (Ambra) – Generale
Un’altra selezione molto “da Angelica”: un lento, un classico (che vorrebbe commentare l’attuale conflitto in Palestina? Non si sa) sul quale la voce graffiante della cantante scivola con emotività. Il giudizio è sempre quello e non può essere un altro, perché la scelta è la medesima che in precedenza: Angelica ha una bellissima voce ed è incantevole quando canta ma non porta con sé assolutamente nulla, nulla, nulla di originale.
Gaetano viene finalmente trascinato via dalla dimensione operistica e cerca di superare i suoi limiti e la sua timidezza, tentativo che va senz’altro apprezzato. Purtroppo la necessità di cantare la canzone con tonalità notevolmente più bassa rispetto all’originale non ne rende la stessa energia, e quindi il coraggio purtroppo da solo in questo caso non è sufficiente.
Voto: 6.5
Sickteens (Morgan) – Rebel Rebel
Per fortuna all’ultimo i tre scelgono Rebel Rebel a sfavore di un pezzo telefonatissimo degli U2. La scelta è giusta: non è lontana dallo stile pop rock della band ma li vede calati in una veste glam rock che gli calza bene. Il cantante non esprime la gamma vocale di emozioni di un Bowie, ma è prevedibile. In ogni caso, esperimento riuscito.
Voto: 7.5
Sarafine (Fedez) – Get Up, Stand Up
Sarafine viene separata dalla sua postazione elettronica, ma quello che conta è l’arrangiamento e come sempre è sopraffino. Il classico di Bob Marley viene allontanato dal carattere reggae ma ne vale la pena perché la cantante e producer gioca tantissimo sui tempi, con una commistione di generi e variazioni ricercati che chiamano in causa elementi techno, IDM e house per un risultato magniloquente.
Voto: 9.5
Il Solito Dandy (Dargen) – Compagno di Scuola
Dandy Manero viene fatto rientrare nei ranghi rispetto alla precedente puntata e di “Manero” in questo caso ha molto poco. La pecca di dover scegliere un pezzo impegnato e emotivo ancora una volta limita l’ironia e la stravaganza del cantante, costringendolo in una assoluta serietà e solennità che lo penalizza e gli tarpa le ali.
Voto: 6.5
Selmi (Morgan) – La Libertà
L’accoppiamento della acuta poesia di Gaber e la proverbiale malinconia di Selmi è in linea con i contenuti della puntata, ma non necessariamente funziona. Più della esecuzione vocale risulta apprezzabile l’arrangiamento, il quale tuttavia non è in gara. Selmi, invece, è sì fuori dal suo, ma non si capisce bene dentro cos’altro.