La lettera, scritta in caratteri incomprensibili da una suora “posseduta”, è stata tradotta con un software nel deep web
L’antefatto
Questa suora visse nel convento di Palma di Montechiaro, in Sicilia, e l’11 agosto 1676 venne ritrovata priva di sensi sul pavimento della sua cella, coperta di inchiostro e con una lettera, evidentemente scritta da lei, piena di simboli e caratteri incomprensibili. La monaca, che aveva all’epoca 31 anni, sostenne di essere stata posseduta dal diavolo e di aver scritto il testo mentre non era in sé.
Per secoli non s’è trovata nessuna spiegazione dietro alla stesura della lettera misteriosa, e i più credenti hanno sempre dato credito all’ipotesi della presenza demoniaca dietro alla penna che aveva vergato quelle righe. Oggi, però, sembra che il mistero sia risolto e le risposte sono quantomeno inquietanti.
La “traduzione”
A decifrare quel testo impossibile da capire sono stati i ricercatori di un team appartenente al museo della scienza Ludum di Catania, in Sicilia. Come? Sfruttando a quanto pare un software di decrittazione reperito sul deep web che, secondo il direttore del centro, viene utilizzato anche dai servizi di intelligence.
Per la precisione, il software non è stato in grado di tradurre la lettera parola per parola o di fornire un senso compiuto e completo (del resto, ci si può aspettare che un messaggio di Satana sia così cristallino); tuttavia è stato in grado di individuare un misto di caratteri greci, runici, latini e arabi, riunendone le traduzioni in alcuni concetti generali.
Il contenuto
Come c’è da aspettarsi, perciò, quel che di comprensibile c’è nel contenuto è di natura blasfema: nella lettera il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo vengono definiti “pesi morti“; si sostiene che “Dio è stato inventato dall’uomo” e che “Dio pensa di poter liberare i mortali, ma questo sistema non funziona per nessuno“.
Queste le parti più comprensibili. Sì, non esattamente materiale da sceneggiatura di un film dell’orrore. Aggiungiamo anche una frase che dice: “Probabilmente adesso, Stige è certo“. Lo Stige, come ben sappiamo, è il fiume mitologico attraverso il quale Caronte traghetta le anime dei defunti. Che si trattasse dell’annuncio di una imminente apocalisse?
Le ipotesi
Come si spiega tutto questo, e che significato dobbiamo attribuire a questi contenuti? Probabilmente, visto con un occhio moderno, l’accaduto si può spiegare molto semplicemente: sicuramente deve essersi trattato di un qualche tipo di episodio psicotico, del quale la suora dev’essere stata preda.
La clausura e la rigidità dell’ambiente monacale, il continuo studio di scritture e ricorso a preghiere e, probabilmente, una formazione letteraria allargata devono aver fatto il resto. La suora deve aver composto il testo in preda a qualche malattia mentale, ed ecco tutto. Del resto, è passato così tanto tempo che possiamo ipotizzare qualunque cosa: vi immaginate se si fosse trattato semplicemente di uno scherzo?
Fonte: Commenti Memorabili
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