X Factor 2023: le nostre pagelle della prima Live [VIDEO]

X Factor 2023
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La prima live di X Factor 2023 è andata. Prevedibilmente sono stati eliminati i concorrenti più originali e audaci, mentre del resto… beh, per ora si salva poco. Ecco i nostri voti

Nella prima serata live ufficiale di X Factor 2023 sono emersi già tutti i flaw di questa edizione, non assenti del resto neanche nelle precedenti e incluse le più recenti. Tanta tanta banalità, specialmente in forma di musica italiana melodica emotiva e piatta, e scelte sbagliate da parte del pubblico che vota da casa (ovviamente).

Momento centrale una certa polemica riguardante la batterista degli Animaux Formidables, che secondo quasi tutti sarebbe fuori tempo. Morgan si infervora e la difende a spada tratta, mentre la discussione raggiunge alti livelli scomodando batteristi leggendari e la concezione dell’interpretazione libera di una musica in virtù di un’autenticità pretesa o sincera che sia.

Noia suprema invece per l’esibizione di Laura Pausini, completamente evitabile considerando che il suo posto nella storia della musica italiana non è messo in discussione da nessuno ormai da anni. Chiaro che a favorirne la presenza ci saranno infiniti accordi pubblicitari e discografici, ma il suo è certamente il momento low della serata.

In chiusura viene annunciato un ripescaggio a sorpresa, che giovedì prossimo vedrà affrontarsi due ex-concorrenti per il diritto di rientrare in gara. Per concludere, nel ballottaggio finale vengono eliminati gli Animaux Formidables, che quindi sono ufficialmente i primi concorrenti fuori dalla competizione. Ecco i nostri voti a tutte le esibizioni.

Sickteens (Morgan) – Helter Skelter

Morgan sceglie un classico di Paul McCartney all’insegna dell’hard rock dei primordi per il terzetto adolescenziale. L’esecuzione non è malvagia ma si sente che i tre c’entrano poco con il genere, e forse non lo conoscono o non lo capiscono. Il loro stile è il pop rock e qui non si ritrova per nulla. Aggiungiamo alcune imprecisioni vocali non indifferenti, e il voto precipita verso l’insufficiente.

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Voto: 5

Matteo Alieno (Ambra) – Bellissima

A Matteo è assegnata una canzone di Annalisa, resa immancabilmente in acustico al pianoforte, in questo caso. Matteo è bravo ma la sua performance è uguale a diecimila, anzi a un milione di altre. Non ne emerge nulla al di là delle buone capacità vocali del concorrente (che qui e là è però anche leggermente fuori). Appena sufficiente.

Voto: 6

Maria Tomba (Fedez) – Diavolo in Me

Maria Tomba funziona benissimo su una versione house del classico di Zucchero: la scelta della canzone è adatta al carattere della performance e contribuisce alla costruzione del suo personaggio. La tecnica vocale non è in verità eccelsa, ma l’esecuzione è più che buona e convincente.

Voto: 7.5

Il Solito Dandy (Dargen) – La Canzone dei Vecchi Amanti

Il Solito Dandy si lancia in un’interpretazione di un delicato pezzo reso celebre in Italia da Franco Battiato: una scelta elegante e raffinata che non permette però al cantante di esprimere tutta quella eccentricità che lo aveva distinto alle selezioni. La direzione è anzi quella di una “nobilitazione” che, seppur resa nel modo giusto, non farà necessariamente gioco al cantante nel suo percorso. Vedremo.

Voto: 6.5

Animaux Formidables (Morgan) – I Love Rock and Roll

L’inno rock reso famoso da Joan Jett viene interpretato dagli Animaux Formidables nel loro caratteristico stile garage blues con tratti stoner in una forma asciutta e distorta che convincerà, naturalmente, soprattutto i fan del genere. Non è la loro migliore performance ma il duo rimane la realtà più originale di questa edizione e, come dice Morgan, dietro di loro c’è “un’idea”.

Voto: 7

Sarafine (Fedez) – Habanera

Ambizioso e riuscito l’esperimento tentato dalla capacissima Sara sulla famosa aria della Carmen, interpretata in modo eccelso a livello vocale e corredata di inserti techno che disfano i confini tra i generi e il passato e presente. La cantante è anche una grande produttrice e viceversa, e il palco è chiaramente il suo posto. La migliore esibizione della serata.

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Voto: 10

Stunt Pilots (Dargen) – How Will I Know

Scelta molto azzeccata per il trio, che recupera il funk pop anni ’80 della compianta Whitney riproponendolo tra glam e punk con un’energia convincente e un arrangiamento che, stavolta, è ben calibrato e dà il giusto spazio alla voce e alla parte strumentale. Una selezione coraggiosa e intelligente.

Voto: 7.5

Selmi (Morgan) – Parole Che Si Dicono

Un brano poco noto dell’ultimo Ivan Fossati è la canzone selezionata per l’esibizione del fragile Selmi. La voce si presta alla perfezione per l’esecuzione, ma anche in questo caso manca davvero qualunque barlume di originalità. Come nelle audition Selmi rimane il più classico cantante italiano melodico ed emotivo: è bravo, ma come lui ce ne sono stati e ce ne sono a bizzeffe.

Voto: 6.5

Gaetano (Ambra) – La Mente Torna

Idem come sopra, anche se in un modo un po’ diverso. Gaetano ha un’ugola incredibile e la mette al servizio di una canzone scritta da Mogol e Battisti per Mina, ma ancora una volta a trionfare è soprattutto la voce e vien da dire che forse il suo posto sarebbe più all’opera che a X Factor. Poi, dipende anche se può piacere il genere o meno.

Voto: 7

Asia (Fedez) – Empire State of Mind

Asia si cimenta con un classico del rap non facendo mancare, ovviamente, una sua aggiunta di versi in italiano. Rappa bene e canta bene ed è confermata l’impressione che con la sua voce possa colmare certe mancanze della musica italiana. Questo, va detto, nonostante una performance con certe imprecisioni, tanta agitazione e grande fatica.

Voto: 6.5

Settembre (Dargen) – Stavo Pensando a Te

Settembre canta Fibra in una versione sulla carta perfetta, ma che gli consente davvero poco di esprimere qualcosa di sé al di là della bravura già emersa alle selezioni. La strofa in napoletano sarà nazional-popolare ma non aggiunge nulla e anzi pone ulteriori dubbi sulla presenza di questo concorrente in gara.

Voto: 6

Angelica (Ambra) – Nothing Compares 2 U

Il classico della recentemente scomparsa Sinead O’Connor (scritto da Prince, ricordiamo sempre) viene affidato all’incantevole voce di Angelica. La quale ha sì una voce “angelica”, ma continua a far piangere tutti e la cosa è francamente inspiegabile: è una cantante, non un essere sovrannaturale. E svicola poi dall’acuto del refrain, quindi non è nemmeno così infallibile.

Voto: 7

Che ne pensate, siete d’accordo con i nostri voti? Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa