Che la performance di Heath Ledger nei panni del Joker in Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan sia stata assolutamente incredibile non è certamente una novità. Tuttavia ancora oggi è possibile trovare retroscena riguardanti quella prova attoriale che ci fanno capire l’immensità dell’attore che abbiamo tragicamente perso il 22 gennaio 2008. Recentemente sul web sono spuntate alcuni scatti inediti del dietro le quinte che mostrano l’attore mentre si trucca.
Nell’ultimo periodo è tornata in auge anche un’intervista rilasciata a Newsweek da Nolan poco prima dell’uscita del film e subito dopo la scomparsa dell’attore. In quel caso il cineasta brittannico aveva raccontato il motivo che l’ha portato a sceglierlo per interpretare il Joker in Il Cavaliere Oscuro.
Avevo incontrato Heath un paio di volte nel corso degli anni per progetti diversi, ma niente aveva mai funzionato. Una volta mi ha fatto un discorso che mi hanno fatto molti giovani attori, in cui sostanzialmente dicono che non hanno raggiunto, come attori seri, quello che vogliono prima di essere spinti a diventare star del cinema.
E tra tutti gli attori che mi hanno fatto quel discorso, è l’unico che avrei voluto davvero pagare 10 dollari per vedere fare quel tipo di performance. E lo ha fatto in “Brokeback Mountain”. La straordinaria mancanza di vanità, l’assoluta solitudine di quel personaggio: è una performance sconcertante. Quindi, quando ho sentito che era interessato al Joker, non ho avuto dubbi. Potevi vederlo nei suoi occhi. La gente è rimasta un po’ sconcertata dalla scelta, è vero, ma come regista non ho mai preso una decisione così semplice.
Mi chiamava di tanto in tanto, solo per parlare di quello che stava facendo. E francamente, era piuttosto difficile relazionarsi dall’altra parte del telefono, quando parlava di guardare i manichini ventriloqui e il modo in cui si muovevano le loro bocche, il modo in cui la voce suonava come se fosse disincarnata.
Ho mostrato a Heath alcuni dipinti di Francis Bacon, che hanno un particolare effetto sbavato e imbrattato che pensavo fosse molto evocativo del decadimento e della corruzione umana.
Andando avanti, Nolan aveva raccontato anche come il tic delle labbra divenuto celeberrimo nel Joker di Ledger fu un’improvvisazione dell’attore e non era nella sceneggiatura originale de Il Cavaliere Oscuro.
È quasi come ciò che fanno le lucertole. È molto insidioso, molto inquietante. Per molte cose che Heath faceva, all’inizio ho pensato che fosse un errore. Perché le protesi sulla bocca si sarebbero un po’ staccate. Ma poi divenne evidente che aveva davvero trovato qualcosa che funzionava.
Quanto ci manchi Heath.
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