Pokémon: la parodia a tema American Psycho è la cosa migliore che vedrete oggi [VIDEO]

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Lo spot geniale per le carte Pokémon parodizza la famosa scena dei biglietti da visita di American Psycho. Un video da non perdere!

La scena

Quella che questo spot di Pokémon parodizza è una delle più famose scene di American Psycho: un momento centrale della storia, nel quale Patrick Bateman (Christian Bale) e i suoi colleghi confrontano i propri biglietti da visita, valutando materiale, decorazioni, grafica, carattere e colori.

Nel film e anche nel libro di Bret Easton Ellis questo è solo uno dei tanti esempi della retorica yuppie che fa capo alla superficialità culturale degli anni ’80. Bateman è scornato all’idea che qualcuno dei suoi colleghi abbia un biglietto che appaia migliore del suo: tanto basta a renderlo sconvolto e a farlo dubitare di sé stesso.

Lo spot

Il geniale spot delle carte collezionabili Pokémon, che vedete qui sotto, ricrea la scena ma con i pupazzi di tre Pokémon mossi da mani umane e con voci fuori campo. Vediamo Marshtomp, Quagsire e Slowpoke (che ovviamente si muove lentissimamente). In qualche modo, partono tutti già con le carte in bocca.

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Ad essere presentati sono tre modelli di carte allenatore Larry, con tanto di descrizione per ciascuna. E vediamo che di fronte all’evidente superiorità estetica della carta di Slowpoke, che in teoria dovrebbe essere il peggiore dei tre, Marshtomp è basito e commenta con un “Oh my gosh”.

Pokémon / Psycho

I due franchise sono lontanissimi tra loro, e la scelta di questa parodia ha colto di sorpresa moltissimi fan della serie giapponese. Pokémon è sostanzialmente una linea di prodotti, dai videogiochi al merchandise e appunto alle carte da gioco, generalmente destinati alle famiglie e ai più piccoli.

American Psycho, al contrario, è un film violentissimo e dalla morale complicata, assolutamente per adulti visti i contenuti espliciti; questo senza parlare del romanzo, che si avvicina in termini di violenza ed efferatezza all’opera del marchese De Sade ed è disturbante anche per gli adulti, figuriamoci per i bambini.

Rischi di marketing

Ovviamente il collegamento tra le due scene non implica che i bambini o i più giovani appassionati di Pokémon debbano ora correre a riguardare American Psycho. Certo, potrebbero poi anche limitarsi a rivedere la scena dei biglietti da visita (qui sotto), di per sé innocua e anzi molto intelligente nonché ironica e significativa.

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C’è da dire che nel creare una parodia di questo tipo, spingendosi così “lontano” dalla propria area culturale, Pokémon “rischia” e osa come raramente s’è visto nel franchise – anche se ci vengono in mente, per esempio nell’anime, diverse scene raccapriccianti; per non parlare della sindrome di Lavandonia. Il rischio frutterà il risultato sperato?

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