La domanda del secolo: quali sono i classici Disney davvero immancabili? Parliamo di decine e decine di film, ma siamo riusciti a sceglierne sette
Il canone Disney
In un secolo di storia Disney ha prodotto infiniti lungometraggi, film d’animazione, serie tv, cartoni e serie animate, corti e film in live-action, per non parlare dei famosi parchi divertimento con le loro enormi attrazioni. La portata dell’influenza dell’azienda americana è immensa, incalcolabile e forse oggi stupirebbe persino lo stesso Walt Disney.
Come riassumere tutto quanto? Impossibile, perciò imbocchiamo la strada più facile: prendiamo i classici Disney, i film d’animazione che tutti abbiamo visto, conosciuto e amato fin da piccoli. E scegliamone, con estrema difficoltà si intende, sette che rappresentino al meglio ciò che ci viene in mente quando pensiamo al meglio del meglio dell’eredità di Walt. Ecco le nostre selezioni.
Il Libro della Giungla
La storia di Mowgli e dei suoi amici animali è una storia di crescita e umanità , che accompagna il percorso di maturazione di un ragazzo umano completamente slegato dal suo ambiente. Non è distante dalla storia di Tarzan, ma più fanciullesca e ingenua anche nella sua rappresentazione dell’armonia uomo / natura.
Quello che rimane sono specialmente le canzoni, le scenette comiche con i beneamati Baloo e Baghera, l’ingenuo omaggio ai Beatles con i quattro avvoltoi (il film è del 1967) e la temibile tigre Shere Khan: tutti elementi più che memorabili. Come tutti sanno, poi diverse sequenze sarebbero state riutilizzate pari pari per alcune scene di Robin Hood, negli anni ’70.
Se la scena dell’Apprendista Stregone con protagonista il buon vecchio Topolino rimane la più famosa, alcuni ancora avranno gli incubi con il demone che compare alla Notte sul Monte Calvo, mentre il resto del film rende giustizia ad altri maestri leggendari quali Tchaikovsky, Bach, Stravinsky e Beethoven. Un’ottima occasione, tra l’altro, per avvicinarsi di più alla musica classica.
Il Re Leone
Anche se la storia narrata nel film è quella dell’Amleto di Shakespeare, la veste completamente originale e l’ambientazione atipica – quella della savana africana – in cui viene messa in scena la colorano e impreziosiscono di nuovi significati. Un lavoro ambizioso, filosofico e di ampie vedute.
Certo, non è tutto da prendere sul serio. Dal film sorgono per esempio Timon e Pumbaa, una delle più celebri coppie comiche mai viste in un film Disney e per decenni personaggi amatissimi dai bambini e influenti in tutto il mondo dell’animazione. Ma tanti altri momenti del film sono rimasti iconici e non possiamo sempre che riguardarlo con un misto di passione e, forse, addirittura riverenza.
Pinocchio
Coraggiosa la trasposizione del romanzo italiano in questo cartone animato che a distanza di decadi richiama ancora alla mente sia sogni che incubi. Pinocchio di Disney è una fiaba complessa, dai tratti oscuri e che insegna a suon di spaventi. Non del tutto dissimile, in questo, dal racconto (comunque) ben più macabro di Carlo Collodi.
Pinocchio rimane forse il film che ha fatto conoscere e apprezzare le qualità del lavoro Disney a livello mondiale, coinvolgendo grandi e piccoli e dando prova di una capacità di unione dei più diversi umori in un lavoro compatto, completo e di grande spessore che niente si fa mancare ai più alti livelli di narrazione.
Bambi
Un film romantico ma anche intenso, traumatico ma gioioso nel suo insegnamento volto al superamento delle paure e dei timori della vita. Le vicende del cerbiatto hanno intenerito generazioni e generazioni di spettatori e di appassionati, e la sconvolgente scena della morte della madre di Bambi rimane una delle più controverse di sempre.
Il picco assoluto della Disney Renaissance degli anni ’90. La storia di Victor Hugo trasposta in un capolavoro d’animazione che in certe scene, nella sua indagine su desiderio e perdizione, “osa” più di qualunque film Disney nel raffigurare vicende intense, coinvolgenti e tetre ma a tratti anche colorate e divertenti.
Se Quasimodo è di fatto il protagonista del racconto, simbolo di un’umanità che più che mai necessita di essere emancipata in tutte le sue forme, Claude Frollo è il suo contrario: in lui vivono tutte le ombre dell’uomo e lo scontro tra i due, sullo sfondo di una Parigi medievale in cambiamento, assume le proporzioni di una lotta tra titani, tra bene e male, dall’eco epocale.
Biancaneve e i Sette Nani
Immancabile, il primo classico Disney a tutti gli effetti e quello che negli anni ’30 incantò il pubblico di tutto il mondo per la qualità dell’animazione, la magia dei tratti e l’atmosfera fiabesca. Una storia istintivamente nota a tutti, specialmente in Europa, che diventa la favola cinematografica moderna per eccellenza.
Tale fu l’impatto del film, e rimane enorme ancora oggi, che quando pensiamo a Biancaneve, i Sette Nani o la strega Grimilde ce li raffiguriamo in mente così come tutti quanti li abbiamo conosciuti nel cartone animato da bambini. La colonna portante di tutta la produzione della casa d’animazione americana, e l’esempio migliore dello stile caratteristico che ha fatto storia.