Ragion per cui, non c’è da stupirsi troppo nello scoprire che l’FBI seguiva Baron Cohen durante le riprese del film, effettuando anche regolari controlli. Che fossero o meno direttive della Casa Bianca, certamente c’era una grossa parte di America che temeva quello che lui aveva da dire e pronta a non condividerlo.
In un’intervista su NPR del 2012, in occasione dell’uscita di The Dictator, Baron Cohen infatti raccontò: “C’è stato un tempo in cui ero così abituato alla comparsa della polizia. A volte era la polizia, poi l’FBI ci seguiva per un po’. Avevano così tante lamentele circa il fatto che in giro ci fosse un uomo mediorientale [Borat sarebbe in realtà kazako]”.