Da poco è arrivato sul mercato Red Light, nuovo clubtape di Elodie. La cantante romana per l’occasione si è seduta a parlare con Ansa dove ha parlato dei motivi che l’hanno spinta a crearlo e del problema della misoginia in Italia. La popostar ha parlato di diritti, come quello di esibire il proprio corpo, come ha fatto posando senza veli per il lancio del singolo A Fari Spenti.
Questo clubtape è un progetto che racconta la musica da club con un immaginario forte, l’immagine è forte quanto la musica – dice Elodie. Mi piace l’idea di essere libera di esprimermi e giocare, in questo momento storico poi mi sembrava doveroso sfogarmi. E ho scelto di farlo con 7 brani con un messaggio visivo forte, libero, cattivello e musicalmente deciso. Mi sono sempre divertita a infastidire e lo farò sempre
È evidente che c’è un problema importante, è stata un’estate molto brutta per noi donne e per tutti, c’è qualcosa di misogino che non va giustificato in nessun modo, dovremmo metterci in discussione e pensare a quante volte abbiamo atteggiamenti sessisti soprattutto noi donne. Ti fanno credere che devi essere forte e lucida ma bisognerebbe non aver paura ed è questo il problema, sensibilizzare l’uomo che dovrebbe darci una mano. Sono secoli che dobbiamo fare un passo indietro e capire la fragilità dell’uomo, ma io sono stanca di giustificare la loro paura della bellezza della donna.
Ci innamoriamo della bellezza dell’uomo che poi ci tratta di merda finché ci convincono e ti senti in difetto. Mi è successo e mi sono detta: “Ti presenti così fuori e poi a casa giustifichi certi atteggiamenti?”.
Noi donne dobbiamo essere unite, fare rete come fanno gli uomini, solo così possiamo creare un dialogo.
La Regione Lazio ha tolto il patrocinio al Pride, io so da che parte stare e in questo momento sono offesa e arrabbiata perché stiamo tornando indietro, c’è un messaggio preciso contro gli esseri umani, ma rimango ottimista: da sempre siamo vessati ma da sempre esistiamo
Parlando dei trapper che spesso sconfinano nella misoginia dice:
Non ci collaborerei mai perché non abbiamo nulla in comune, ma li porterei a scuola