Game of Thrones: la grottesca storia vera dietro alla “walk of shame” della regina Cersei [VIDEO]

Cersei
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Uno dei momenti più intensi e disturbanti di Game of Thrones, con protagonista la regina Cersei, prende ispirazione da una storia vera, risalente a centinaia di anni fa. Ecco di cosa si tratta

La cosiddetta “walk of shame”, o camminata della vergogna della regina Cersei (Lena Headey) in Game of Thrones rimane uno dei momenti più intensi di tutta la serie. Non forse paragonabile alle Nozze Rosse o alla morte brutale di Oberyn Martell (Pedro Pascal), ma di certo traumatica per tutta una serie di ragioni.

Nella scena la regina, tenuta sotto scacco dall’alto sacerdote di una religione – molto somigliante ad alcune branche estremiste del cristianesimo – che ha preso piede ad Approdo del Re, si vede presentare un’opportunità di “redenzione”: consiste nel farsi tagliare i capelli quasi a zero e camminare nuda per le strade della città, mentre il popolo la insulta e le lancia addosso di tutto.

La scena è rimasta celebre e George R.R. Martin ha commentato: “Era una punizione diretta alle donne per distruggere il loro orgoglio. E Cersei è definita dal suo orgoglio”. La sequenza suscita poi reazioni contrastanti nello spettatore dato che Cersei non è certo un personaggio positivo, a cominciare dall’incesto con il fratello Jaime e terminando con la sua assoluta sete di potere.

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Il tutto assume ancora maggiore spessore se si pensa, cosa che in pochi sanno, che l’idea è basata su una (terribile) storia vera. Come per molti altri elementi di GOT – la Barriera, per esempio, ispirata dal Vallo di Adriano – Martin ha preso spunto da diverse vicende e situazioni reali del medioevo e della prima età moderna europei. In questo caso non c’è eccezione.

La storia è quella di Elizabeth “Jane” Shore, amante di re Edoardo IV d’Inghilterra, accusata di tradimento e cospirazione e punita per via dei suoi atti “promiscui”. Per ciò, una domenica di un anno ignoto (in qualche momento tra il 1483 e il 1485) venne costretta a sfilare per le strade di Londra solo vestita in camicia (immaginiamoci lo scandalo per il costume dell’epoca) e reggendo una piccola candela.

Un tipo di penitenza che non sembra particolarmente estrema, i cui particolari debbono essere stati da Martin chiaramente esagerati considerando anche quanto Cersei è odiata nella serie, così come gli altri Lannister, dal suo stesso popolo in primis. Ma comunque un racconto storico che ci dimostra quanti passi avanti abbiamo compiuto in cinque secoli, e quanti ancora però ne rimangono da compiere.

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Fonte: The Take

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