La caduta degli Usher e Flanagan: 4 serie da recuperare
Manca poco all'uscita dell'ultima serie di Mike Flanagan, autore della saga "The Haunting" e di "The Midnight Club". Prima di gustarci "La Caduta della Casa degli Usher", che sarà ispirata ad un celebre romanzo di Edgar Allan Poe, ecco un riassunto in ordine cronologico delle ultime serie di cui è stato ideatore, autore, produttore e regista.
Ci spostiamo lontani dall’haunting delle ville inglesi e dai loro segreti inquietanti, per approdare a uno scenario completamente diverso e ad altri elementi tipici della letteratura horror, e inaugurare – se vogliamo – la saga del Midnight (mezzanotte).
Per Midnight Mass (Messa di Mezzanotte) Flanagan mantiene i toni gotici horror ma, a differenza dei suoi lavori precedenti, costruisce più o meno “ex-novo” la storia, che è infatti una sceneggiatura originale. In questo senso, Midnight Mass è l‘opera più personale ed intima dell’autore, che per scriverla si ispira alla sua vita personale (è cresciuto da cattolico) oltre che una serie di storie horror che Flanagan, appassionato e cultore del genere, ha letto nella sua vita.
In Midnight Mass, come il nome suggerisce, gli elementi horror ruotano intorno alla religione e alla chiesa, oltre che – per non farci mancare nulla – ad un altro topos horror per eccellenza, che può far più o meno paura ma che non passa mai di moda (no spoiler).
Midnight mass è ambientato a Crockett Island, un’isola fittizia di soli 180 abitanti, dove il protagonista (intepretato da Zach Gilford, poi anche in The Midnight Club) si ritrova a tornare dopo un’incidente particolarmente traumatico. Qui ritrova Erin, sua vecchia fiamma dei tempi del liceo (sempre intepretata da Kate Siegel, moglie del regista) e insieme cercheranno di fare chiarezza sul nuovo, misterioso parroco, padre Paul, che sembra nascondere un terribile segreto…
L’unica pecca è forse la lunghezza, un po’ eccessiva, che non sempre si giustifica dalla costruzione della giusta tensione narrativa: con un paio di episodi in meno, Midnight Mass sarebbe stata altrettanto efficace e un po’ meno prolissa.
The Midnight Club – 2022
Il titolo già suggerisce in qualche modo la fascia d’età dei protagonisti: teen-agers. Ma The Midnight Club, ultimo progetto di Mike Flanagan rilasciato da Netflix nel 2022, è lungi dall’essere un prodotto per adolescenti.
Infatti la storia contiene i classici elementi horror tipici del genere, come spettri e antichi segreti ed è godibile da tutti, sebbene ambientata in un contesto piuttosto desolante: un ospizio per malati terminali, a metà tra un castello e una casa della saga The Haunting.
Sono tanti i misteri che i protagonisti, guidati dalla protagonista Ilonka dovranno risolvere e i pericoli da cui si dovranno guardare. Primo fra tutti i segreti c’è quello che poi sostiene tutta la trama: cos’è successo a Julia Jayne, la ragazza che tanti anni prima era uscita da quell’ospizio di morte miracolosamente guarita? C’è davvero una possibilità di guarigione, un modo di sfuggire alla morte?
Nonostante il ritmo incalzante e l’intrattenimento assicurato, The Midnight Club è forse il meno efficace tra i progetti di Mike Flanagan. Il formato è leggermente diverso dagli altri, oltre alla trama orizzontale, che vede i ragazzi muoversi nella struttura e interagire con il misterioso staff, ogni sera viene raccontata una storia dell’orrore diversa dai membri del club, che si riuniscono di nascosto.
L’elemento della morte certa e – quindi – la sfida a spaventarsi a vicenda quando nulla è più veramente spaventoso è sicuramente interessante, ma le storie dei ragazzi non sempre lo sono e rallentano e interferiscono un po’ con la parte di trama che invece lo è di più, ovvero i fenomeni sovrannaturali intorno a loro.