Omaha Beach venne ricostruita per l’occasione in una location ben diversa da quella della costa francese: a Curracloe Beach, in Irlanda. Gran parte del film venne girato in Irlanda e in Gran Bretagna sia per ragioni logistiche che “morali”, preferendo non riportare una simulazione di guerra, neppure per un kolossal, su quelle coste ancora bagnate di sangue.
E nemmeno fu facile ricostruire un simile scenario di guerra sulla spiaggia irlandese: bunker, barche e i famosi “ricci cechi”, cioè gli ostacoli a forma di x divenuti iconici e simbolo del giorno dello sbarco, dovettero essere realizzati da capo da imprese locali, trasportati sul set e piazzati con precisione millimetrica sulla base delle informazioni storiche.
Insomma, un impresa non da poco anche per gli standard di produzione cinematografica di oggi e che ben pochi hanno raggiunto o superato (pensiamo per esempio a un Nolan con Oppenheimer, film tra l’altro ambientato negli stessi anni e nello stesso contesto storico). In definitiva: una sequenza da guardare e riguardare per tutti coloro non ancora convinti che Spielberg sia un gigante di regista.