Questo libro di Stephen King ha la fama di aver ispirato diverse uccisioni in alcune scuole negli Stati Uniti, e in più occasioni diverse. Ecco perché l’autore ha deciso di toglierlo dalla circolazione
Sappiamo bene che Stephen King non è esattamente un autore che tratta temi leggeri; anzi, è vero l’esatto contrario. Eppure, tra tutti i suoi lavori horror controversi e provocatori, quello che ha la fama di essere il più “maledetto” è un romanzo scritto in giovane età e semi-sconosciuto nel canone del maestro dell’orrore: si chiama Rage.
King lo scrisse nel 1965, da giovanissimo, ma pubblicandolo con il solito pseudonimo di Richard Bachman solo nel 1977, dopo il successo di Carrie. La storia si può intuire dal nostro incipit, ed è familiare in maniera molto inquietante: uno studente di liceo disturbato e armato uccide alcuni insegnanti e tiene in ostaggio la sua classe di algebra.
Oggigiorno siamo tristemente abituati ad incidenti come questo descritto, nella realtà. Ma fa specie comunque sapere che questo romanzo è stato ritirato dal mercato perché collegato con almeno ben quattro diversi incidenti che uniscono la parola “armi” alla parola “scuola”. E sembra che lo stesso King abbia voluto renderlo irreperibile.
Gli incidenti sono questi:
- Nel 1988 uno studente di un liceo californiano tiene in ostaggio una classe intera e ammette di aver avuto l’idea da Rage;
- Nel 1989 un altro studente fa la stessa cosa ma tenendo in ostaggio la sua classe per ben nove ore filate, asserendo sempre di aver preso ispirazione da Rage;
- Nel 1996 un quattordicenne uccide il suo insegnante di algebra e due compagni di classe; anche lui afferma di aver voluto imitare la storia di King;
- Nel 1997 un quattordicenne del Kentucky fa fuoco su di un gruppo di preghiera nella sua scuola e finisce con l’uccidere tre persone; una copia di Rage viene ritrovata nel suo armadietto.
Si può quindi ben comprendere la scelta dell’autore. Al riguardo, King in persona ha detto: “Penso che se [la storia] fosse scritta oggi e qualche insegnante di inglese di liceo la vedesse porterebbe subito il manoscritto a un consulente e io mi ritroverei immediatamente in terapia“.
“Ma il 1965 era un mondo completamente diverso, uno nel quale non dovevi toglierti le scarpe prima di salire su un aereo e non c’erano metal detector all’entrata delle scuole superiori”. Detto ciò, King argomenta anche: “Il libro racconta alcune verità spiacevoli e chiunque non provi un minimo di rimpianto nel gettare una coperta sopra una verità è uno stronzo senza coscienza“.
Anche se King non specifica di aver ritirato il racconto dal mercato per via dei quattro incidenti sopra elencati, ha sostenuto: “L’ho ritirato perché nel mio giudizio potrebbe fare del male alle persone, e questo l’ha resa la cosa responsabile da fare“. Il dibattito rimane complesso: che ne pensate?
Fatecelo sapere su LaScimmiaPensa
Fonte: Insider