Ed è proprio quello che avviene a Lucignolo, sotto lo sguardo incredulo di Pinocchio. Prima gli spuntano le orecchie, poi la coda, poi il suo viso si trasforma. Il burattino è sconvolto, ma Lucignolo non si accorge di nulla finché ridendo non finisce per ragliare. Lo stesso succede a Pinocchio e capiamo che se non fa qualcosa si trasformerà anche lui.
Lucignolo comprende quel che gli sta accadendo e guardandosi allo specchio affronta la terribile verità. Pensateci: voi come reagireste scoprendo di star diventando asini, il vostro corpo che cambia contro la vostra volontà per ragioni sconosciute, e perlopiù da bambini? Infatti il teppista va nel panico.
Chiama la mamma, parola atavica che rappresenta sicurezza e salvezza, mentre la trasformazione soffoca ogni suo tratto di umanità e ragione. Pinocchio è costretto ad assistere con gli occhi sbarrati mentre a noi spettatori viene fatta la grazia di vedere solo le ombre di quel che accade. Cosa che non rende la scena meno terribile, chiaramente.
Mutato in ciuco Lucignolo comincia a spaccare tutto, i rimasugli di panico umano filtrati in cieca furia animale, e subito dopo anche a Pinocchio spuntano le orecchie da asino. Scapperà appena in tempo, e il resto lo sappiamo. Ma di quella scena ci rimane un trauma insopportabile, davvero un’emozione intensa e senza pari anche e soprattutto per un film Disney.
E voi, che ricordi avete legati a questo momento tremendo? Raccontatecelo su LaScimmiaPensa