Il motivo principale sta senza dubbio nel fatto che i tre abbandonano ogni tratto umoristico per gettarsi in una sequenza puramente drammatica, cosa alla quale con loro non siamo abituati. Certo, nei loro film di momenti “non-comici” ce ne sono, ma mai come questo: un vero litigio, semplice e realistico, per le ragioni più banali ma più importanti del mondo.
Aldo, Giovanni e Giacomo riprendono la profondità dei più istintivi sentimenti umani: rabbia, gelosia, invidia, frustrazione. Tutti classici sentimenti legati all’amore e alle sue trappole. Ancora maggior spessore, poi, assume la scena dato che avviene proprio sul palco su cui dovrà andare in scena il Cyrano, che tratta similmente di gelosie, tradimenti e dolorose passioni.
Il trio riprende i tratti fondamentali dell’opera teatrale applicandoli ai propri personaggi, rendendola universale nel filtrarla attraverso le vicende di tre uomini qualunque, vittime di fato, incertezze ed equivoci. Quanto poco, vediamo, basta per distruggere anche la più bella delle amicizie, e il più tenero degli amori.
Nella scena delle prove poi la performance di Giovanni coglie particolarmente di sorpresa perché siamo abituati si a vederlo adirato ma sempre in maniera divertente, mai “seria”. Qui, invece, sembra davvero tutto reale e l’impressione è quasi che si tratti di una lite vera. Per fortuna non è così, ovviamente. Ma la sequenza che ne risulta rimane uno dei momenti più alti nella produzione del trio.
