Ha fatto molto scalpore online la vicenda relativa all’influencer Barbara Gambatesa e il celebre pizzaiolo napoletano Enrico Porzio. Tutto è iniziato lo scorso venerdì quando la giovane, mezzo milione di followers su Instagram, si è seduta al tavolo del locale partenopeo e, dopo essere stata riconosciuta da un pizzaolo, ha iniziato a pubblicare contenuti social lodando il ristorante. Tuttavia, dopo che i responsabili, alla fine del pasto, la hanno fatta pagare, l’influencer ha deciso di cancellare tutte le foto e le storie poichè riteneva fossero parte di un accordo non rispettato da parte della pizzeria (qui tutta la vicenda e la versione dei fatti raccontata dal pizzaiolo).
A distanza di qualche giorno distanza, l’influencer ha voluto raccontare su TikTok la sua versione dei fatti.
Hanno parlato tante persone e non sono mai intervenuta e quindi è il caso che lo faccia anche io – esordisce l’influencer. Mi sono trovata catapultata in questa situazione. C’è stato un grande, grandissimo fraintendimento e mi dispiace per questo, c’è stata una situazione spiacevole che spero si possa chiarire il prima possibile, specialmente con Errico.Premetto che non sono nessuno e non mi sento superiore a nessuno, anzi mi dà fastidio sentirmi etichettare come ‘influencer’ perché non lo sono, non che questo sia un’offesa però non mi reputo tale.Andiamo a noi, sabato scorso io e i miei amici entriamo in pizzeria.
Ho ricevuto un’accoglienza bellissima, che non mi aspettavo. Un dipendente che lavorava lì riconosce il mio ‘personaggio’ e mi vengono chieste delle foto che abbiamo fatto in un secondo momento perché nel frattempo mi fanno accomodare e mi portano questa pizza estetica, dunque non commestibile. Un gesto carinissimo che ho documentato con foto e video che ho mandato al mio fidanzato.
La pizza era buonissima, ci tornerei altre 100 volte. Quindi è seguito un accordo tra noi e il personale del locale secondo il quale io avrei dovuto fare dei contenuti su Instagram per ricevere il servizio in forma gratuita. Si struttura un patto, un accordo. Premetto che il signore Errico Porzio non era presente. Ad un certo punto mi hanno invitato a fare delle foto con il logo dell’attività alle mie spalle. Mangiamo, stringiamo anche amicizia, parliamo. Alla fine ci alziamo per andare a ringraziare alla cassa e, come persone normali ci viene stampato lo scontrino, tiriamo fuori i nostri soldi e ognuno di noi paga. Con il sorriso salutiamo, ma non vi nego che ci sono rimasta male.
Non ho mai scroccato in nessun locale né tantomeno sento il bisogno sento il bisogno di farlo, sono cresciuta in una famiglia modesta e sono stata educata, la mia immagine non può essere sporcata in questo modo, senza neanche conoscermi. Sì, ho rimosso le storie perché ho un’agenzia dalla quale sono seguita e con la quale ho dei vincoli. Nel momento in cui i patti sono venuti meno, mi sono sentita costretta ad eliminare le stories. I social non sono il mio lavoro anche se fatturo, ho una partita iva e pago le tasse come tutti. Si sta esagerando, mi dispiace. Questo è bullismo, non lo auguro al mio peggior nemico