L’entità perseguita Zach (ossia, Godzilla) in un crescendo continuo di tensione accompagnato da immagini disturbanti senza fine, oltre che da una violenza inusitata e inaspettata. Nel frattempo il gioco propone a Zach dei quiz, con domande strane e molto personali quali “Hai dei rimpianti?” e “Hai mai ucciso qualcuno?”
La parte peggiore deve ancora venire: il gioco fa comparire la parola “Melissa”, una persona realmente esistita. Si tratta di una amica di scuola di Zach, disabile e mentalmente disturbata, morta suicida anni prima. Subito dopo, il gioco impone “Kill yourself” con una scritta rossa su schermo nero, che si trasforma in una miriade di “kill” e poi nella faccia di Red.
Zach prosegue nel gioco, incontrando mostri ormai apertamente da incubo e situazioni al di là di ogni descrizione. Infine, la verità emerge: Red è l’entità che ha ucciso Melissa, e ora perseguita Zach tramite il gioco. Lui prosegue ipnotizzato, incapace di smettere, mentre le immagini del gioco sembrano ormai provenire direttamente dall’inferno.
Nella battaglia finale con Red, infine, Zach si rende conto che la sua stessa vita è in pericolo, nel mondo reale. Il combattimento contro il demone influisce sul suo stato fisico, non può andarsene né arrendersi e prova vero dolore. Red si trasforma in varie fasi una più terribile dell’altra, nel frattempo comunica con Zach sempre con scritte rosse, minacciandolo e deridendolo per la sua paura.
Infine Red rivela: “I killed Melissa”, e quando Zach perde la battaglia finale usando Godzilla, sembra game over e la fine di tutto. Ma il game over si glitcha e compare un “angelo”, già incontrato in precedenza, che rivela di essere proprio Melissa. Ella rivela che Red la tortura “anche dopo la morte” e che se Zach non vince lo stesso accadrà a lui.
Gli mette quindi a disposizione un nuovo personaggio, potentissimo e in qualche modo incarnazione delle forze del bene. Red viene sconfitto e il gioco si conclude: Melissa promette a Zach, distrutto tra le lacrime, che un giorno “si rivedranno”. Semplicemente terrorizzante, e con un finale ambiguo e paranoico per la migliore e più terrificante creepypasta mai ideata.