La storia horror è ambientata nel videogioco Godzilla: Monster of Monsters, del 1988
Il più leggendario e spaventoso creepypasta mai diffuso in rete riguarda un videogioco altrimenti semi-sconosciuto, con protagonista il buon vecchio Godzilla. Il gioco è del 1988, è uscito per NES e si intitola Godzilla: Monster of Monsters. Nella storia, il gioco viene rigiocato anni dopo da un certo Zach, che è il player protagonista.
La storia è narrata in prima persona (e ideata in realtà dall’artista Cosbydaf, che l’ha diffusa in rete nel 2011), è molto lunga e viene spesso accompagnata da immagini terrificanti come quella che vedete in copertina, realizzate dall’ideatore della storia stesso, che è anche uno sprite artist. Anche se è difficile da reperire per intero (potete provare qui, per esempio) ancora oggi è molto diffusa tra gli appassionati.
Facciamo un riassunto: tutto parte da un glitch verificatosi durante un combattimento di Godzilla contro Gezora, uno dei mostri antagonisti. A causa del glitch, Zach toglie la cartuccia del gioco, ci soffia dentro e la rimette. Procede quindi verso Marte, uno degli stage del gioco, dove dovrebbe affrontare il mostro Varan.
Ma al suo posto compare un certo Titanosaurus, che lui non ricordava essere nel gioco. Entusiasta all’idea di stare giocando un prototipo del gioco mai visto, Zach combatte di nuovo contro Gezora per arrivare a Titanosaurus, ma stavolta il glitch si ripete in maniera strana e “divora” il mostro.
Da lì in poi seguono una serie di incidenti sottili e inquietanti, come sprite di gioco cambiate senza motivo, messaggi criptici che compaiono sullo schermo, incongruenze sui personaggi che appaiono, musiche rallentate e grottesche. La storia è narrata con pathos e in modo da creare davvero un racconto ricco di mistero.
Zach procede attraverso livelli sempre più terrificanti finché non si ritrova a una schermata dove una scritta, sullo sfondo di un mondo infernale, gli intima: “Corri”. A quel punto appare lui: Red, la celebre entità maligna che si annida nel gioco e che è diventata famosa proprio con questo creepypasta.
