Emma Thompson, come moltissime star del mondo del cinema, si trova in questo momento a Venezia per il Festival del Cinema Lagunare. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista con Vanity Fair dove ha parlato della sua visione, da straniera, della donna in Italia, dopo i terribili recenti fatti di stupo.
Penso che in qualsiasi società come quella italiana, spagnola o portoghese, dove il machismo è un fattore culturale importante, per le donne sia tutto più difficile – esordisce l’attrice di Harry Potter. Avete la sindrome della donna santa o puttana, come in tutti i Paesi cattolici, ma in realtà anche nel mio. Qualsiasi donna sessualmente libera è marchiata come una sgualdrina, mentre un uomo sessualmente libero è forte. È una cosa totalmente ingiusta, una vera schifezza. Quindi sì, se questo è il contesto, avete un problema con le donne
Gli uomini dovrebbero sostenere, discutere. Bisogna lavorare tutti insieme. E poi l’educazione: come tiriamo su i figli maschi? È importante fargli capire che certe strutture mentali non funzionano, le donne non si trattano così, e poi controllare che cosa guardano nei loro telefoni, come sono trattate le donne nella pornografia e in ogni ambito della vita. Chiedere loro: perché siamo così vulnerabili? Cosa possiamo fare insieme? Gli uomini devono partecipare al dibattito. Ma devono anche parlare tra di loro, perché molti di loro si sentono colpevoli. E può essere deprimente anche per loro
Andando avanti con l’intervista, Emma Thompson ha anche parlato della situazione delle donne a Hollywood.
Pensate che dopo Harvey Weinstein il problema sia svanito? No, no, non è così, è sempre uguale a prima. C’è un grande cambiamento grazie al Me Too. È un grande movimento. Sono molto fiduciosa, ma nello stesso tempo la violenza è ancora in corso e bisogna stare molto attenti e osservare tutti e tenere d’occhio la situazione, bisogna monitorare, le giovani donne sono in pericolo
Che ne pensate?
Seguiteci su LaScimmiaPensa