Si sta svolgendo in questi giorni il Festival del Cinema di Venezia che, come sempre, ha richiamato a sè moltissime star da tutte le parti del Paese. Sul red carpet hanno sfilato anche diversi influencer, cosa che ha dato parecchio fastidio a Guè che, su Twitter, si è lamentato della cosa scrivendo:
Un altro Venezia con un red carpet pieno di stro*zi, gente del GF, e influnienter che non hanno mai visto un film
Questa di Guè non è sicuramente la prima polemica giù scoppiata durante questo Festival del Cinema di Venezia. Qualche giorno fa infatti Pierfrancesco Favino aveva criticato la scelta di far interpretare un personaggio italiano,Enzo Ferrari, ad un attore americano, Adam Driver.
C’è un tema di appropriazione culturale, non si capisce perché non io ma attori di questo livello – aveva detto l’attore rivolto ai colleghi nel film Adagio Toni Servillo, Adriano Giannini, Valerio Mastandrea – non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie, a cominciare dall’accento esotico. Se un cubano non può fare un messicano perché un americano può fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi
Queste parole hanno trovato Mads Mikkelsen che, parlando con Repubblica, ha dichiarato:
Farei una premessa: se in Francia, in Germania, in Italia e in Spagna smettessero di doppiare i film in tutte le lingue, questo potrebbe essere un elemento importante per affrontare il problema. Ma finché continuano col doppiaggio, a chi importa quale sia la lingua, la cultura, d’origine? Non ho mai capito perché fate questa cosa, per me folle. Abbiamo visto Tom Cruise interpretare un ufficiale nazista con un leggero accento tedesco e poi diventare americano in piena regola, da lì in poi. Puoi farlo in questo tipo di film, in altri invece li rende meno credibili