L’ultimo periodo cinematografico è stato dominato dalla cosiddetta Barbienheimer, ovvero sia la presenza contemporanea in sala di Barbie, nuovo film di Greta Gerwig basato sui celebri giocattoli Mattel con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling (qui la nostra recensione) e di Oppenheimer, nuova fatica di Christopher Nolan che vede Cillian Murphy nei panni di Robert Oppenheimer, fisico americano che con i suoi studi ha portato all’invenzione della bomba atomica (qui la nostra recensione). Tuttavia non è stato così per tutto il mondo. In Russia infatti le due pellicole non sono mai arrivate e mai lo faranno.
Il viceministro della Cultura Andrei Malyshev ha infatti respinto la richiesta del vicepresidente del parlamento russo, Vladislav Davankov, che aveva scritto ai funzionari chiedendo loro di lanciare un programma pilota in cui i cinema potessero mostrare le nuove uscite popolari. L’agenzia di stampa TASS ha riferito ieri che Malyshev ha respinto l’appello in base alle sue preferenze per i film e ai contenuti che ritiene apprezzati dal popolo russo. L’Occidente ha boicottato la Russia da quando ha lanciato l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, il che significa che i nuovi film occidentali non vengono attualmente proiettati nel paese. Davankov aveva esercitato pressioni sul governo russo affinché consentisse le proiezioni bootleg nonostante l’embargo di Hollywood.