Shining: come Kubrick fece impazzire Nicholson con dei sandwich al formaggio

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Ecco come Stanley Kubrick riuscì ad ottenere da Jack Nicholson un’interpretazione in Shining più che realistica

Il personaggio di Jack Torrance in Shining è… beh, inutile fare giri di parole: uno psicopatico. Certo, è il potere dell’Overlook Hotel che fa fluire la sua storia di orrori attraverso di lui, almeno secondo Stephen King. Ma rimane il fatto che Jack resta uno dei più celebri esempi di uomo completamente folle e fuori di senno.

Il dilemma, per il regista Stanley Kubrick, sta nel trovare un modo per ottenere un’interpretazione da parte del suo protagonista, Jack Nicholson, degna di questo personaggio. Non che l’attore di per suo non sia già noto per ruoli sregolati e fuori dalle righe, ma qui il salto è davvero importante.

Come fare? Semplice: regista della vecchia guardia, Kubrick escogita un piano molto semplice per far innervosire Nicholson e farlo entrare “nel personaggio”, ossia costantemente in tensione e pronto a scattare per un nonnulla, in modo da avere da lui la miglior performance possibile; cosa che infatti avviene.

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