Sì, nella prima stesura della sceneggiatura erano previsti veri e propri dialoghi tra il protagonista e il beneamato pallone Wilson
Wilson rimane uno dei più celebri e famosi personaggi “muti” nella storia del cinema, anche perché non è un personaggio: è letteralmente un pallone. Infatti è solo l’immaginazione di Chuck Noland (Tom Hanks), naufrago solitario su un’isola, che, sprovvisto di un Venerdì, s’immagina che Wilson sia vivo e parli con lui.
Questo è ovviamente un espediente al quale viene mosso quasi inconsciamente, spinto come ogni essere umano verso un essenziale (e in questo caso disperato) bisogno di compagnia. Non solo Chuck parla con Wilson, ma provvede anche a dargli connotati umani disegnando su di lui una faccia, donandogli dei capelli, e così via.