Davvero un brutto episodio quello accaduto ieri, 26 agosto, durante il Festival della bellezza andato in scena al Parco archeologico di Selinunte. Morgan infatti, impegnato in una lezione-concerto intitolata “Battiato, segnali di vita e di arte” ha perso letteralmente le staffe iniziando ad insultare il pubblico. Come riporta il Giornale di Sicilia a scatenare l’ira di Marco Castoldi, questo il vero nome del cantautore, sarebbe stata “la richiesta da parte di una persona dal pubblico di cantare alcuni brani di Franco Battiato, cui la serata era dedicata”.
Cosa venite a fare? Fate ridere, andatevene – dice Morgan. Perché devo andarmene io? Io sono il musicista più bravo che puoi vedere in questo momento. Sei un pazzo se mi vieni a criticare.Cosa hai detto? Hai detto che con me è morto Battiato? La tua ironia è fantastica, vieni sul palco a cantarlo tu allora. Se osi dire che con me Battiato è morto, tu sei sicuramente brava e devi venire a cantare adesso. Se tu osi dire questo, sei una presuntuosa.
No, io non canto per voi perché siete antipatici. Io non canto per gente così, sia chiaro. Avete avuto troppo, perle ai porci si chiamano queste. Se non se ne vanno quei dementi io non canto. Ridi? Ma vai a casa tua che non te lo meriti lo spettacolo d’arte, non lo capisci, non è roba tua, sei molesto. Stai venendo a rompere i co***oni a me che vi ho dato una cosa. Fate ridere, siete proprio stupidi. La società, la gente come voi, è una me*da. State zitti, basta, avete rotto il ca**o. Ho dei sentimenti, cog***ni! Non sono un personaggio! Andate a vedere Marracash, andate a vedere Fedez. Vai a fare in c**o, fro*io di me*da, co***one. Basta dai, ciao ragazzi (…) Io non vado avanti perché qua siamo tornati indietro.
Dalla folla si sono levati fischi, e Morgan ha proseguito:
Perché devo andare a ca*are? Perché non ho cantato le canzoni di Battiato e ho fatto altri capolavori? Ma tu cosa c’entri con Battiato? Canta e stop? Gente senza dignità
Queste parole hanno chiaramente scatenato un enorme putiferio al quale Morgan ha risposto scusandosi su Instagram.
Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato a usare una infelice espressione che a me per primo non piace, non vado fiero di averla usata e, se potete, accettate le mie scuse. Non sono omofono e condanno chi non ha rispetto per gli altri, al di là delle categorie a cui ci sentiamo di appartenere, è all’essere umano che si deve rispetto e, quindi, la mia reazione di ieri sera è stata ingiustificabile, una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente e, se pur nel modo sbagliato, è stata provocata dall’essermi sentito ferito nell’anima perché avevo appena dato tutto me stesso in una canzone improvvisata in quel luogo meraviglioso e commovente. L’avermi chiesto una cover di Battiato come fossi un jukebox, dopo una delle più ispirate performance della mia vita, mi ha letteralmente ucciso. Resta il fatto che nulla giustifica le cose che ho detto