Del 1984 è invece il famoso Frankenweenie, con Shelley Duvall e Sofia Coppola, che riprende la storia del dottor Victor Frankenstein ma la trasforma in quella di un teenager e del suo cane (zombie anche questo). Entrambi distribuiti da Disney, questi film hanno avuto un buon successo e sono a tutt’oggi considerati dei cult, pure se non messi per forza in relazione con la filmografia del regista.
Tuttavia, per la Disney dell’epoca l’opera di Burton era fin troppo dark e estrema, lontana dal pubblico di minori che si tentava di coinvolgere con una mentalità appartenente ancora a decadi prima. Ragion per cui nel 1984 Burton è stato cacciato, con l’accusa di spendere il budget della casa d’animazione per produrre film inadatti e perciò alla lunga percepiti come non proficui.