The Witcher: il regista spiega perché Henry Cavill ha lasciato la serie

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“Solo il lavoro di camera dell’operatore, imparare la danza del combattimento in modo che lui sia sicuro che la macchina da presa sia nel posto giusto perché il colpo vada a segno senza dover tagliare. E poi, naturalmente, passare alla seconda parte di quel combattimento, dove lo abbiamo fermato volta per volta per avere il contatto visivo tra i due [Geralt e Renfri] per capire se si baceranno o si uccideranno”.

“Questo è spossante sul tuo numero uno, così dopo tre serie ho detto: ‘Ok, ha dato vita allo show e sente di aver fatto quello che poteva, mi fido di lui’. Il focus che ha, il desiderio di fare bene, è un dono con cui lavorare perché eleva tutti il dire: ‘Bene abbastanza non è bene abbastanza, dev’essere fantastico’. Tutti vogliamo lavorare così, tutti vogliamo fare qualcosa non di buono ma di incredibile”.

Questa la spiegazione, quindi: Cavill ha lavorato troppo e s’è voluto scrollare di dosso almeno uno dei suoi impegnativi ruoli. Difficile da credere perché parliamo appunto di un professionista, come le parole dello stesso regista sottolineano; e il ruolo nei panni di Geralt è davvero molto importante per la cultura dell’entertainment moderna.

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In ogni caso, ora i panni dello strigo andranno a Liam Hemsworth, scelta che non convince fan e appassionati, almeno per il momento. Hemsworth ha avuto il supporto di Cavill nel passaggio di testimone e non sembra che ci siano state scelte obbligate al riguardo. Sarà davvero così? Forse non lo sapremo mai.

Fonte: ScreenRant

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