Ma è proprio qui che sta la grandezza nella scrittura di questo personaggio: mentre esternamente Frollo dà mostra di una rigidità morale e di una superiorità istituzionale esemplari, in segreto è corrotto e frustrato. Forse la sua stessa strenua ricerca di perfezione lo rende così. Fatto sta che quando vede Esmeralda tutti i suoi valori vanno a farsi benedire: la passione per una donna è più forte di qualunque altra cosa.
E Frollo è tormentato, cantando con (e contro) sé stesso in questa celebre sequenza, interpretata in italiano magistralmente da Eros Pagni. Il giudice è consumato dal fuoco della corruzione e una parte di lui, fedele al suo ruolo, vuole resistergli; un’altra parte vuole cedere, abbandonandosi agli istinti primordiali. Un dilemma che tormenta l’essere umano fin dagli albori della nostra specie.
Cuore o intelletto? Frollo non sa decidere e cerca di ottenere quello che vuole con la forza, mescolando i desideri segreti alle pretese di abnegazione al suo dovere: un’incoerenza della quale neppure si rende conto. Alla fine, come sappiamo, la punizione che riceve è quasi divina: il gargoyle che si anima e lo precipita “in una voragine di fuoco”, come lui stesso dice poco prima a Quasimodo, ha chiaramente una funzione metaforica, nonché di contrappasso.
In definitiva Frollo non è quindi solo un cattivo che ha quel che si merita, ma un uomo distrutto da un conflitto irrisolvibile. Troppo debole per fare ciò che è giusto, troppo meschino per non pretendere quello che vuole. Mettete in mano a un uomo così un grande potere, e avrete il migliore villain che si sia mai visto in un film Disney.