Bradley Cooper è oggi uno degli attori più amati e apprezzati al mondo. Autore di prove rimarchevoli sotto la guida di registi di livello altissimo, si può sicuramente dire che sia arrivato all’apice. Tuttavia non è stato sempre così. Parlando con Bear Grylls, in un recente episodio della serie di National Geographic, Running Wild With Bear Grylls: The Challenge, l’attore di Nightmare Alleyha infatti ricordato i suoi anni più duri, contraddistinti dalla tossicodipendenza.
Hai sicuramente avuto degli anni duri – ha detto Grylls
In termini di alcol e droghe, sì, ma niente a che fare con la fama – ha risposto Bradley Cooper. Ma sono stato fortunato. Sono diventato sobrio a 29 anni e sono stato sobrio per 19 anni. Molto fortunato
Questa non è la prima volta che l’attore di A Star is Born parla apertamente dei problemi di tossicodipendenza che lo hanno colpito in passato. In precedenza aveva rivelato di essersi rivolto alle sostanze dopo aver subito un infortunio al tendine d’Achille ed “essere stato licenziato” dalla serie Alias nel 2003. È stato un anno dopo, nel 2004, quando la vita di Cooper è cambiata dopo che il suo allora compagno di stanza, Will Arnett, ha deciso di intervenire. Dopo la chiacchierata con l’amico, Cooper ha finalmente iniziato il suo lungo percorso di guarigione. Tuttavia, ha avuto una ricaduta dopo che suo padre è morto di cancro ai polmoni nel gennaio 2011
Avevo decisamente un atteggiamento nichilista nei confronti della vita dopo quella cosa, pensavo: “Sto per morire” – ha detto a Grylls. Non lo so, non è stato fantastico per un po’ fino a quando ho pensato che dovevo abbracciare chi sono veramente e cercare di trovare una pace con quello, e poi tutto si è sistemato. Sono stato molto fortunato con i ruoli che ho dovuto interpretare. È stata una vera benedizione. Spero di poter continuare a farlo