Mario e Luigi, l’assurda origine dei loro nomi

Sapete perchè Mario e Luigi si chiamano così? Ecco tutta la storia dell'origine dei loro nomi

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Non esiste un personaggio dei videogiochi più riconoscibile di Mario. Protagonista di decine di giochi, il baffuto idraulico di rosso vestito è un’autentica cona. È così iconico che quando il primo ministro giapponese Shinzo Abe è apparso alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi estive di Rio 2016 in vista della successiva edizioni dei giochi che si sarebbe disputata a Tokyo si è presentato allo stadio vestito da Mario uscendo da un tubo.

Mario è stato tuttavia creato dall’artista e designer giapponese Shigeru Miyamoto. Quindi, come ha fatto il personaggio ad acquisire il nome ormai iconico italiano? Ecco tutta la storia. Come forse saprete, Mario ha iniziato la sua vita come presonaggio del gioco Donkey Kong. Solo che, quando è stato rilasciato, si chiamava Jumpman. 

Volevo creare un personaggio che potesse essere facilmente compreso dalle persone di tutto il mondo – ha detto Miyamoto. Quando abbiamo spedito ‘Donkey Kong’ sul mercato statunitense, lo staff giapponese è andato negli Stati Uniti per aiutare con il rilascio. 

Lo staff stava lavorando in un magazzino a Seattle dove erano depositati i giochi. 

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Il padrone di casa del magazzino si chiamava Mario [Segale], e aveva anche i baffi. Mi è sembrato un bel nome, e avrebbe potuto funzionare

Secondo il libro Game Over di David Sheff, lo staff di Nintendo conobbe il signor Segale poichè si presentò ai magazzini esasperato dai mancati affitti pagati e lì Miyamoto ebbe l’ispirazione.

Allora, cosa ne pensa Segale del suo nome utilizzato per un gioco che ha venduto più di 100 milioni di copie e ha reso Nintendo una delle aziende più redditizie al mondo, per non parlare del film di Super Mario Bros. appena uscito? – gli chiese nel 1999 il Seattle Times
Direi che sto ancora aspettando i miei assegni per i diritti d’autore – aveva scherzatoo Segale.

Quanto ai baffi, erano uno strumento di programmazione. 

Allora tutto era monocromatico e usavamo immagini a 8 o 10 bit. Disegnavo sempre personaggi, cercando di vedere come potevo trasmettere l’immagine sullo schermo – spiega Miyamoto. Disegnare una faccia era complicato, quindi ho iniziato con un naso. Per distinguere il naso, ho aggiunto i baffi. Anche disegnare i capelli era complicato, quindi gli ho fatto indossare un berretto.

Se quindi il nome di Mario era basato su Mario Segale, quello di Luigi era basato su una famosa pizzeria vicino ai punti di riferimento di Nintendo of America, chiamata Mario & Luigi’s.

Lo sapevate?

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