Ieri Netflix ha rilasciato il primo trailer di Maestro, nuovo biopic diretto e interpretato da Bradley Cooper, che racconterà la vita del leggendario compositore Leonard Bernstein, la mente dietro la musica di West Side Story, Peter Pan e altri capolavori (qui per vederlo). Per l’occasione l’attore di Nightmare Alley ha subito un’incredibile traformazione che lo ha reso quasi irriconoscibile, per la quale ha indossando anche un vistoso naso finto per essere il più possibile somigliante a Bernstein. Questo elemento ha scatenato l’ira di alcuni in quanto il compianto e amato compositore era ebreo e indossare quel tipo di protesi è apparso offensivo.
L’attrice ebrea Tracy-Ann Oberman, nota per le apparizioni in Doctor Who, ha detto a Page Six che indossare il naso equivale a fare una black o yellow face.
Se Bradley Cooper è in grado di interpretare l’Elephant Man senza protesi, dovrebbe essere in grado di interpretare un uomo ebreo senza alcun bisogno di protesi, in particolare un naso ‘ebreo’ – ha dett. Se ha bisogno di indossare un naso protesico, allora per me e per molti altri è l’equivalente della Black-Face o Yellow-Face.
Questa non è la prima volta che qualcuno a Hollywood viene accusato di “Jew Face”. Nel 2021, Kathryn Hahn, che non è ebrea, è stata criticata dopo essere stata scelta per interpretare Joan Rivers in The Comeback Girl, una serie poi cancellata. La comica Sarah Silverman ha affrontato la controversia sul suo podcast, The Sarah Silverman Podcast, all’epoca, dicendo:
C’è questa lunga tradizione di non ebrei che interpretano ebrei, e non solo interpretano persone che sono ebree, ma persone la cui ebraicità è tutto il loro essere – aveva detto. In un momento in cui l’importanza della rappresentazione è vista come così essenziale e così in primo piano e al centro, perché la nostra viene ancora costantemente violata?
Che ne pensate di queste polemiche? Guarderete Maestro?
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