Per entrarvi bisogna esibire un certificato di buona salute e firmare una liberatoria di oltre quaranta pagine. Meglio leggerle tutte, perché ecco cosa accade all’interno: i dipendenti dell’attrazione possono aggredire i visitatori in ogni modo, torturandoli, rinchiudendoli, facendo loro mangiare cose nauseabonde e attaccandoli in qualunque modo, customizzando le azioni in base alle paure degli avventori.
Prima di entrare a ciascun ospite viene chiesto di guardare un video illustrativo con riprese simili a quello qui sotto, della durata di due ore, che alla fine domanda: “Davvero vuoi farlo?” E a quanto pare sì, in moltissimi vogliono: le attrazioni sono accessibili solo su prenotazione e le liste di attesa contano migliaia e migliaia di persone.