Zerocalcare: sul web spopolano le fan fiction porno [FOTO]

Sul web stanno letteralmente spopolando alcune fan fiction aventi come protagonisti Zerocalcare e i suoi personaggi

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Credits: Twitter: Adam Dragonn
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Zerocalcare è tornato da qualche mese su Netflix con la sua Questo mondo non mi renderà cattivo che sta ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Lo show sta spopolando in tutto il mondo tanto che molti artisti del web stanno creando omaggi al fumettista romano usando i suoi personaggi. Tuttavia ciò che sta maggiormente attirando l’attenzione del pubblico sono una serie di fan fiction a tema erotico che vedono protagonista proprio Zerocalcare e gli altri personaggi che ha creato nei suoi vari show.

Dopo il grande successo di Questo mondo non mi renderà cattivo, Zerocalcare ha tuttavia ricevuto anche diverse critiche.  Se qualche anno fa, con Strappare lungo i bordi, il problema fu l’uso, per alcuni incomprensibile, del romanesco, ora le polemiche si stanno scatenando attorno ad una frase specifica pronunciata da Zero nella sua seconda serie Netflix.

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C’è una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. È la grande assente di questo secolo

Queste parole hanno portato attorno a Zerocalcare moltissime critiche di persone che lo hanno accusato di classismo e di parlare con un senso di superiorità. Per questo motivo ha deciso di rivolgersi ai social per rispondere a chi lo ha attaccato.

Avere titolo significa avere legittimità, non un titolo di studio – aveva scritto in una storia di Instagram. Una donna ha il titolo di parlare e decidere sul suo corpo, un uomo dovrebbe sentire quel pudore che gli dice di non farlo. Un operaio ha titolo di parlare del lavoro in fabbrica, un laureato alla Bocconi che non ha mai lavorato un giorno dovrebbe avere il dubbio se è proprio la persona più adatta a pontificare su quando devono andare in pensione quelli che si sono spaccati la schiena per una vita. Vale anche per me, per tutta sta c***o de serie ammorbo lo spettatore sul fatto che non posso fare la predica al prossimo perchè sto vivendo una situazione di privilegio. Mi pare che solo persone in estrema malafede o incredibilmente mitomani possono dare a quella frase un’accezione diversa. Peraltro io all’Università sono durato tre mesi scarsi, non sono baronetto e non ho vinto lo sudetto, di che caz*o di titolo dovrei parlare? Se non capite de che stamo a parlà mejo così vordì che c’avete una vita

Assurde.

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