Prosegue negli Stati Uniti il poderoso sciopero che attori e sceneggiatori di Hollywood hanno organizzato per protestare contro lo streaming e l’intelligenza artificiale (qui i dettagli). Quasi tutte lebgrandi star del mondo del cinema stanno partecipando, comprsa Rachel Zegler, protagonista Biancaneve, nuovo live action Disney, remake dell’omonino film del 1937. L’attrice, intervistata da ET mentre si trovava in piazza, ha dato il suo punto di vista sulla situazione.
Se devo rimanere sul set per 18 ore al giorno infilata nel vestito di un’iconica Principessa Disney, allora merito di essere pagata per ogni ora in cui il film viene trasmesso in streaming
Quello espresso da Rache Zegler è un pensiero comune tra le star di Hollywood. Qualche giorno fa John Cusack, ad esempio, ha spiegato il suo punto di vista su Twitter, concentrandosi principalmente sul problema relativa alla I.A..
Gli studios vogliono che le controfigure lavorino un giorno. Li scannerizzarano, sperano di ottenere la proprietà del loro aspetto per sempre, e gli eliminano così dagli affari. Pensate che si fermeranno con le controfigure? Quello è ciò che è l’Intelligenza Artificiale: un gigantesco furto di identità. Gli studios, tra 10 anni, quando la portata e la scala del furto saranno rivelatae, diranno che non avevano idea che questo sarebbe successo ! Diranno che è il modello di business. Gli algoritmi servono al profitto. L’intelligenza artificiale è solo capitalismo selvaggio, la colpa si butta algoritmi si crea per fare più soldi. Non è un accordo di lavoro, è la condanna a morte del lavoro.
L’avidità è quasi un topic comico. Fan Fact: Quando ero un giovane- ho fatto un film [Non per soldi… ma per amore ndr] (con boom al botteghino) e ho ottenuto punti. Non mi sono mai aspettato di ottenere dei guadagni, ma il film è diventato piuttosto famoso, quindi circa 10 anni fa ho controllato i bilanci che erano stati obbligati a presentare e – con mia sorpresa – hanno sostenuto di aver perso 44 milioni di dollari producendo il film. Ho pensato: “Wow, ho quasi mandato in bancarotta Fox! (non realmente)”. Il film è costato 13 milioni e i soldi spesi per la distribuzione all’epoca sono stati minimi, 30 anni dopo quel film ha perso milioni ogni anno! Un trucco astuto nel riportare i dati, non trovate?
Che ne pensate?
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