Pochi potevano dire di conoscere il nome di Greta Gerwig prima del 21 luglio 2023, data di uscita del suo ultimo successo cinematografico con Margot Robbie e Ryan Gosling, “Barbie“. Non capita a tutti e tutte le registe di diventare famose quasi quanto il loro prodotto cinematografico, eppure la Gerwig sembra essere la vera scoperta del grande pubblico di quest’anno, diventando pian piano iconica quanto il suo film.
A soli quarant’anni Greta Gerwig può vantare una carriera eclettica da regista, attrice e sceneggiatrice di cinema indipendente, inizalmente, approdando negli ultimi anni al cinema mainstream. In ognuno dei suoi film, al di là del ruolo che interpreta, Greta Gerwig sembra lasciare la sua personale impronta, fresca e moderna, delicata ma impattante allo stesso tempo.
Pur debuttando da attrice e non, come si augurava inizialmente, da autrice, Greta Gerwig non lascia mai la penna e collabora a diversi testi che interpreta, prima con i principali esponenti del cinema indie “mumblecore“, poi col compagno Noah Baumbach, conosciuto sul set di Greenberg nel 2011, fino al debutto da regista con Ladybird e al suo primo Golden Globe.
Tra le tematiche più a cuore alla Gerwig c’è il racconto di formazione (coming of age) al femminile, che la porterà anche a scegliere di dirigere il romanzo di formazione americano per eccellenza, Piccole Donne.
Greta Gerwig è insomma tra le prime a concentrare lo sguardo sul meraviglioso e pazzo modo di diventare grandi che hanno le donne, dando risalto alle tante, diverse sfumature che questo passaggio di vita comporta.
Recuperare i titoli firmati e interpretati dalla Gerwig può essere un’esperienza appagante (spoiler: sono tutti bei film), e persino aiutarci a capire meglio il suo ultimo progetto Barbie, più complesso e multi-dimensionale di ciò che si pensi.
Di seguito i 5 film con Greta e di Greta, listati in ordine di uscita, che consigliamo di vedere:
Hannah Takes The Stairs
Frances Ha
Ladybird
Piccole Donne
Rumore Bianco
Gli esordi di Greta Gerwig: Hannah Takes the Stairs e il genere indipendente “mumblecore”
Sebbene la Gerwig ambisse a diventare una sceneggiatrice, ottiene i primi grossi ingaggi come attrice in film indipendenti del nascente movimento cinematografico “mumblecore“.
Cos’è il genere mumblecore? Si definisce così il sotto-genere di film indipendenti (perlopiù statunitensi) a basso budget, dove la storia viene portata avanti non tanto dalla trama quanto dalla potenza e dalla freschezza dei dialoghi. Un altro elemento di spicco del sotto-genere mumblecore è lo stile di recitazione naturale, che fa addirittura spazio a parti improvvisate
Tra i registi di spicco della corrente mumblecore c’erano i “Duplass Brothers” (Mark e Jay, registi di Cyrus e Baghead) e Joe Swansberg, che sceglie la Gerwig nel cast principale di LOL e successivamente per quello di Hanna Takes The Stairs, commedia indipendente che verrà considerato da molti il manifesto del mumblecore.
Il film, di cui la Gerwig contribuisce a scrivere la sceneggiatura, racconta di Hannah, una neo-laureata che lavora in stage in uno studio di produzione cinematografica a Chicago, ed è divisa tra due uomini (sceneggiatori), mentre cerca di trovare una direzione alla sua vita da adulta, sia a livello personale che professionale.
Frances Ha (2012) e Ladybird (2017): una mini saga del coming of age
C’è chi dice che con Ladybird, suo film di debutto come regista, Greta Gerwig abbia voluto continuare quello che aveva già iniziato, insieme al compagno Noah Baumbach, con Frances Ha.
Il primo film scritto e diretto interamente da Greta Gerwig le ha fatto ottenere un Golden Globe come “Migliore film o commedia musicale” nel 2017.
Il Piccole Donne (2019) di Greta Gerwig
Vista la passione per l’esperienza di crescita non è stata una sopresa (se non una bellissima) scoprire che la Gerwig avrebbe scritto e diretto, nel 2019, il nuovo adattamento di “Piccole Donne“, tratto dal celeberrimo romanzo di formazione di Louisa May Alcott, e arrivato ormai alla sua settima versione cinematografica e televisiva.
La storia di Piccole Donne è già un capolavoro della letteratura, non solo statunitense, dove il tema della crescita e dei legami affettivi si incrocia col contesto storico della Guerra Civile americana, ma la Gerwig se è possibile gli conferisce ancora più luce e modernità .
Piccole Donne è una pellicola sempre originale che conferma il ruolo della regista e autrice nel panorama cinematografico e culturale moderno. La Gerwig continua a prendere spazio come una voce autoriale forte e difficilmente ignorabile, e gli spettatori e la critica si uniscono nella curiosità di vedere su che progetto poserà il suo sguardo dopo.
Rumore Bianco (2022): l’ultima prova attoriale della Gerwig per un film “impossibile”
Mentre “Piccole Donne” riscalda i cuori degli spettatori di tutto il mondo, viene annunciato che Noah Baumbach, compagno della Gerwig, stava lavorando al primo, coraggiosissimo adattamento cinematografico del romanzo di Don Delillo, “Rumore Bianco”, uno dei capi saldi della letteratura americana a livello internazionale.
La notizia genera un hype non indifferente nell’ambiente del cinema e della letteratura: già molti avevano tentato, invano, di adattare il romanzo per il cinema, ma senza successo. Il romanzo ha una trama eterea e una morale sfuggente, e uno stile unico e difficile da traslare verso un altro linguaggio. Eppure, Noah Baumbach accetta la sfida, e sceglie Adam Driver come protagonista e Greta Gerwig per interpretare Babette, sua moglie e co-protagonista.
Il film racconta le avventure di Jack Gladney, professore universitario negli anni ’80 e fondatore del dipartimento di studi Hitleriani. Ma lui e la sua famiglia devono presto fuggire da un misterioso evento tossico aereo…
Tuttavia, ci piace pensare che sia stata di supporto al compagno nella sua “missione impossibile” e che entrambi siano ormai una presenza imprescindibile nella vita e nell’arte del/della partner. E chissà che cosa ancora decideranno di regalarci in futuro, quei due. Non resta che stare a vedere e aspettare, certi che difficilmente ci deluderanno.