A questo aggiungiamo che la battaglia si svolge in condizioni estremamente difficili, dato che Rayman è costretto ad arrampicarsi su una ragnatela (tessuta dal ragno medesimo, si presume) che si dipana per tutta la prima area. Un buon metodo per sconfiggerlo è saltare e cercare di colpirlo in volo.
Non è finita, perché questo non è l’unico ragno gigante del gioco. Nella versione per PlayStation 2 ne appare infatti un altro nel livello La Tomba degli Antichi, mentre in quella per Nintendo 64 ne appaiono altri ancora, in nuove aree non incluse nella versione PS2, sempre senza preavviso e sempre con la medesima spiacevole colonna sonora.
La cosa positiva è che tutti questi scontri, se affrontati con attenzione e avendo potenziato Rayman a dovere, durano poco. Diciamo che se la giocano, in quanto a momenti traumatici del gioco, con l’incontro con il mostro custode della Caverna dei Brutti Sogni e la fuga in scivolata da lui, con le sue zanne letali in bella vista in primo piano.
Ma non va dimenticato che di aracnofobia soffrono tantissime persone ed è anche questo il motivo per cui molta narrativa, quando intende terrorizzare, si affida proprio ai ragni. Pensiamo ad Aragog in Harry Potter, o a Shelob in LOTR. Ci va anche bene, in questo caso, che i ragni in Rayman 2 non abbiano nome, non siano personaggi, ma solo nemici da sconfiggere il più in fretta possibile.
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