Per Secret Invasion le aspettative erano alte, soprattutto se si considera il grande impatto che dovrebbe avere sull’intero Marvel Cinematic Universe. Altro aspetto da considerare era la presenza, dopo tanto tempo, di Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Questo avrebbe dovuto far crescere l’attera per la serie, trasformandola in un vero e proprio evento.
Purtroppo le alte aspettative dei fan non sono state ripagate, in quanto i Marvel Studios sono caduti nuovamente nella trappola della troppa fretta. La rapidità di dover per forza raccontare una storia in 6 episodi da circa 40 minuti (con titoli di coda compresi). Questo è tuttavia solo uno dei molti e più grandi problemi della serie.
La rapidità: personaggi appena accennati ed eventi affrettati
Secret Invasion è stata caratterizzata dalla troppa rapidità con cui gli eventi vengono raccontati. Lo vediamo già dal primo episodio, quando quello che accade viene trasposto troppo velocemente. Questo problema, però, inizia a diventare esasperante verso la fine della serie, quando l’eccessiva accelerazione del racconto, fa venire meno la suspence che dovrebbe caratterizzare una serie spy-thriller.
La velocità incide anche sui personaggi e sulla loro caratterizzazione. Uno su tutti il Gravik di Kingsley Ben-Adir, che sembra non avere ben chiare le idee per il suo piano finale. Questo problema lo riscontriamo anche su G’iah, interpretata da Emilia Clarke. Alla sua Skrull accade una cosa che potenzialmente potrebbe avere una grande importanza per l’MCU, ma viene appena introdotta e liquidata in poco tempo. Questa eccessiva fretta nel concludere la serie ha influito anche sul finale di Nick Fury, che sembra messo in scena giusto per dargli una chiusura.
La rapidità della scrittura si ripercuote sulla messa in scena che ha di per se delle sequenze che sembrano palesemente tagliate, facendo risultare la narrazione poco scorrevole. Insomma ancora una volta i Marvel Studios sono caduti nel tranello della troppa fretta. Preferendo la quantità alla qualità di scrittura, un problema che si sta riscontrando in tanti, troppi, prodotti MCU.
Gravik, tanto fumo e niente arrosto: il villain che non funziona
Partito come uno dei migliori villain dell’MCU, ma poi trasformatosi in una macchietta dimenticabile. Il Gravik di Kingsley Ben-Adir è probabilmente uno dei lati peggiori della serie. Gravik parla sempre di un’ipotetica minaccia, di un piano che potrebbe rivoltare il pianeta, portandolo alla caduta, ma che in realtà non si concretizza mai e neanche se ne sente la pericolosità.
Le motivazioni di Gravik possono anche venire comprese, sarebbe la nemesi perfetta di Talos e Nick Fury che cerca la libertà per gli Skrull, ma in un modo diverso da loro. Un trascinatore con grande carisma, che riesce a convincere il suo popolo a seguirlo, per poi trasformarsi in un personaggio senza polso. Questo ha anche delle ripercussioni sul suo sviluppo. Perché la minaccia di un esercito Skrull ribelle viene immediatamente meno, facendo nascere una ribellione dal nulla, senza essere approfondita.
Per concludere la scrittura di un personaggio che poco lascerà all’MCU sottolineando come la sua chiusura non abbia senso. Lo scontro finale che lo vede battersi con G’iah, nel quale entrambi hanno i poteri di quasi tutti i personaggi visti nei film precedenti Marvel, è anche discreto, ma che alla fine Gravik ne sia uscito morto non ha senso. Questo perché nel DNA c’è anche quello di Extremis, che permette la rigenerazione a meno che non si decapiti chi lo possiede. Ricordiamo che per uccidere il villain in Iron Man 3, sia stato necessario decapitarlo.
Da Rhodes a Ross e gli altri personaggi: l’approssimazione regna sulla scrittura della serie
Secret Invasion ci presenta diversi personaggi che faranno parte dei prossimi prodotti Marvel. Purtroppo tutti quelli che vediamo, tranne Priscilla, moglie di Nick Fury e Skrull di nome Varra. A lei non è stato riservato lo stesso trattamento, riuscendo ad approfondire le sue motivazioni ed il suo rapporto con Fury. Purtroppo non possiamo dire lo stesso per Everett Ross, comparso come un lampo all’inizio della serie ed alla fine. Ci viene fatto capire che l’agente era da tempo uno Skrull, ed il vero Ross è stato catturato in passato.
Stesso punto di domanda riguarda James Rhodes. Il personaggio interpretato da Don Cheadle ha un ruolo importante nella serie, ma che si conclude con un nulla di fatto. Capiamo alla fine che il vero Rodhey è stato rapito molto tempo prima gli avvenimenti di Secret Invasion.
Dal suo abbigliamento, con il solo camicie bianco da ospedale, si potrebbe pensare che il suo scambio con la Skrull sia stato dopo i fatti di Captain America: Civil War. Questo andrebbe a scontrarsi con quanto visto nei film precedenti, in quanto quello nei due Avengers, è James Rhodes, non tanto per l’aspetto ma per come si comporta.
Se questo dovesse essere confermato, risulterebbe un grande buco di trama, l’ennesimo che viene riscontrato nell’ormai enorme universo creato dai Marvel Studios che dopo gli ultimi prodotti sta perdendo sempre più estimatori.
Dov’è la Secret Invasion?
Stiamo parlando di una serie che racconta di un invasione segreta da parte di una razza aliena che può acquisire qualsiasi aspetto. Secret Invasion avrebbe dovuto approfondire questo aspetto visto negli albi a fumetti, ma purtroppo non è riuscita a farci respirare neanche una piccola percentuale del rischio e del disagio creato dalla situazione. Un piccolo accenno di quello che avrebbe dovuto essere la serie lo vediamo alla fine. Quando l’umanità impazzisce nello scoprire che una razza aliena ha invaso il pianeta e potrebbe avere l’aspetto di chiunque, anche quello del tuo vicino di casa.
Questo, però, durante le altre puntate viene a malapena accennato da una conversione tra Fury e Talos. Qui lo Skrull rivela che durante l’assenza della spia più di 1 milione di Skrull è arrivato sulla Terra. Questo dovrebbe destabilizzare e portare caos sul pianeta, o almeno si dovrebbe averne traccia, ma non c’è niente di tutto ciò.
Anzi, ogni volta che le due fazioni si scontrano sembra che gli Skrull presenti sulla Terra siano soltanto poche decine. Questo è un grande problema perché si è sempre decantato il pericolo rappresentato dal milione di alieni, ma questo non si è mai presentato. La destabilizzazione della comunità terrestre causata dalla presenza di Skrull che si trasformano in chi vogliono non si è mai sentita, tranne che per il finale, dove finalmente ne sentiamo il pericolo ed il caos proprio tra gli essere umani che si incolpano a vicenda.
Conseguenze sul futuro del Marvel Cinematic Universe
Le rivelazione fatte durante l’ultimo episodio di Secret Invasion sono di fondamentale importanza per il futuro del Marvel Cinematic Universe. In primo luogo, il grande potere di Gaia potrebbe rappresentare un problema per gli sviluppi delle storie future, senza contare che il finale aperto con la follia di massa che vede gli essere umani in rivolta per scacciare gli Skrull dalla Terra dovrebbe gettare le basi per Avengers: Secret Wars.
Potrebbero esserci delle ripercussioni pesanti nei futuri film e serie, ma il rischio è che quello che è accaduto possa cadere nel dimenticatoio e venire citato solo in Secret War. I fan sperano che il collegamento con quello che è accaduto in Secret Invasion sia molto più stringente, ma gli avvenimenti visti nella serie potrebbero essere citati magari solo in Captain America: Brave New World.
Voi che ne pensate della serie? Avete anche voi riscontrato questi problemi? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento.